Le ossa ritrovate sul fiume Brenta, non sarebbero di animali: aperta un'indagine

Mercoledì 22 Giugno 2022 di Marco Aldighieri
Il punto sul fiume Brenta in cui sono state ritrovate le ossa
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PADOVA - La Procura ha aperto un’indagine sulle ossa ritrovate domenica in un isolotto in mezzo al fiume Brenta. Il pubblico ministero Roberto D’Angelo, titolare del fascicolo, vuole vederci chiaro su quei resti affiorati per la mancanza di acqua: la siccità sta colpendo tutta la penisola. 
Motivo, il veterinario non ha confermato che si tratta di ossa animali. Pur avendole analizzate non ha voluto sbilanciarsi. 
E così è necessario uno studio più approfondito, magari da parte di un medico legale, per appurare se sono resti umani o animali.

Domenica pomeriggio, nonostante il divieto di balneazione in quel punto del Brenta al confine con il comune di Curtarolo, un gruppo di amici approdato nell’isolotto in mezzo al corso d’acqua, di solito impetuoso, si è accorto di quelle ossa fuoruscite dalla terra. 
Impauriti hanno chiamato il 112 e sono intervenuti i carabinieri. Gli uomini dell’Arma, avvisata l’autorità giudiziaria, hanno provveduto a sequestrare i resti. Le ossa, in un primo momento, sono state visionate da un veterinario, ma non ha saputo dire con certezza se si tratta di resti animali. 
A questo punto la Procura ha deciso di avviare un’indagine. Le ossa saranno analizzate da un medico legale, ma soprattutto saranno sottoposte a tutta una serie di analisi di laboratorio. Insomma, al momento la scoperta di quei resti è ancora un giallo.
L’ipotesi più accreditata da parte degli inquirenti e che siano ossa animali. Infatti non molto distante dalla riva c’è un’area dedicata alle greggi. 
Ma in quel punto non è nemmeno da escludere il passaggio delle mucche. Inoltre, solitamente, l’isolotto dove sono stati ritrovati i resti è quasi sempre sommerso dall’acqua. Difficile che qualcuno, dunque, possa avere occultato un cadavere in mezzo al Brenta. Più facile invece che un animale, sia finito nel fiume. 
Ma non è escluso però che quelle ossa possano appartenere a un corpo trasportato dalla corrente. Una risposta scientifica potrà darla il medico legale, ma soprattutto le analisi di laboratorio che molto probabilmente saranno affidate all’Università di Padova.
 

Ultimo aggiornamento: 20:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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