Imprenditore ucciso nelle Filippine, squadre speciali a caccia dei sicari

Mercoledì 3 Aprile 2019 di Luisa Morbiato
Andrea Gurniero con l'architetto filippino del resort

PADOVA - In azione il “National bureau of investigation” (Nbi), l’intelligence delle Filippine, per indagare sull’omicidio dell’imprenditore 49enne Andrea Guarniero, freddato da due killer sei giorni fa nella dependance della sua villa sul mare a Dauin, dove l’uomo si era trasferito nel 2014. L’imprenditore (che, nonostante il trasferimento, fino allo scorso anno si occupava con il fratello anche dell’azienda di famiglia, la Multichimica di Mestrino), aveva dato una svolta alla sua vita trasferendosi nelle Filippine, dove nel 2009 aveva conosciuto la moglie, e dove si era trasformato in imprenditore immobiliare in società con l’amico Andrea Bruno, titolare di un agenzia di escursioni subacque in una delle isole dell’arcipelago. Il progetto al quale Guarniero stava lavorando era quello di un resort di lusso. A questo scopo aveva acquistato un ampio terreno sul mare, di fronte alla barriera corallina, anche se ancora la costruzione del complesso non era stata avviata. Un progetto e un giro di denaro che potrebbe, è una delle ipotesi investigative, essere alla base dell’omicidio.

 
VIAGGIO
La famiglia di Guarniero, devastata dal dolore, sta cercando di affrontare la tragica vicenda chiedendo chiarezza. La mamma di Andrea, 74 anni, ed uno zio sono arrivati lunedì nella capitale Manila e sono stati ricevuti dall’ambasciatore italiano, che sta dando supporto ai Guarniero, in costante contatto con la Farnesina, come racconta il fratello Daniele, rimasto a Padova: «L’ambasciatore ha dato massima disponibilità - ha detto Daniele - mentre ancora nulla si sa sulla possibilità che venga eseguita l’autopsia. Quando sarà possibile verrà celebrata una cerimonia funebre nel luogo in cui viveva: Andrea verrà cremato e riporteremo a casa l’urna con le sue ceneri».
L’omicidio di Andrea Guarniero sta avendo sul posto una grande eco e preoccupa moltissimo le autorità locali: «Per quel Paese è un bruttissimo colpo, anche di immagine, che comporta danni sia per il turismo che per l’imprenditoria».
SCELTA
Il quarantanovenne lascia la moglie ed un figlio che compirà 9 anni fra pochi giorni. Aveva conosciuto la moglie nel 2009 durante un viaggio nelle Filippine. Era stato subito amore, tanto che i due si erano sposati nel 2010 ed erano tornati in Italia. Per cinque anni la coppia aveva vissuto a Padova, dove il bambino è nato. Nel 2014 avevano deciso di stabilirsi a Dauin dove vivevano in una grande casa, con la sua famiglia e le sorelle della moglie.
La sera dell’omicidio, Andrea si trovava nel suo ufficio mentre il resto della famiglia era nella villa. A dare l’allarme una cognata accorsa al rumore degli spari: aveva visto due uomini allontanarsi nel buio. Immediati ma inutili i soccorsi.
Luisa Morbiato
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Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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