Figli di coppie gay, «Io e mia moglie abbiamo voluto fortemente la bimba: è di entrambe»

Giovedì 23 Marzo 2023
«Io e mia moglie abbiamo voluto fortemente la bimba: è di entrambe»

PADOVA - Si sono radunati davanti a palazzo Moroni proprio negli stessi minuti in cui lo staff di Sergio Giordani diffondeva la nota ufficiale con cui il sindaco annunciava la volontà di andare avanti.

Hanno protestato contro le direttive del ministero dell'Interno attendendo notizie dal municipio e quando quelle notizie sono arrivate hanno festeggiato: «È giusto continuare a registrare all'anagrafe i figli con due madri».


Ieri pomeriggio sul Liston è andato in scena il presidio di venti persone organizzato dai Radicali a cui hanno aderito Più Europa, l'Associazione Luca Coscioni, il Partito Socialista Italiano e la Federazione Gioventù Socialista.
La prima a parlare è stata la segretaria dei Radicali, Irene Zambon. «Sono passati due anni da quando la Corte Costituzionale ammoniva il Parlamento ad intervenire con la massima urgenza per colmare il vuoto di tutele nel nostro paese che riguarda i bambini nati da coppie dello stesso sesso. Il governo, al contrario, ha ristretto ancor di più le garanzie presenti, emanando una circolare che chiede alle prefetture di escludere dalla possibilità di essere trascritti in Italia i provvedimenti stranieri di riconoscimento di figli nati all'estero attraverso la pratica della gestazione per altri. Pochi giorni fa la prefettura di Milano è andata addirittura oltre questa indicazione, ponendosi contro quanto affermato dalla Corte Costituzionale e invitando il sindaco Beppe Sala a non trascrivere tutti gli atti di nascita di bambini nati da coppie omogenitoriali».


LA TESTIMONIANZA
In prima linea Iryna Shaparava, bielorussia di 42 anni, residente a Campolongo nel Veneziano e referente regionale per le Famiglie arcobaleno. «Sono sposata civilmente con un'altra donna e abbiamo una bambina racconta tenendo in braccio la piccola, anche lei con maglia rosa e simbolo dell'arcobaleno . Io sono la madre biologica e abbiamo ottenuto l'adozione della seconda madre grazie ad una sentenza del Tribunale dei minori di Venezia. La nostra bimba è stata fortemente voluta, abbiamo deciso assieme di diventare genitori e speriamo di non essere mai intaccate da un possibile annullamento di quell'atto di nascita». Interviene poi Mattia Galdiolo, portavoce dell'Arcigay Padova, che commenta anche le recenti aperture in tema di diritti civili fatte da Luca Zaia. «Mi fa piacere che Zaia la pensi diversamente da molti esponenti del suo partito. Ben venga ogni passo verso l'inclusione».


G.Pip.

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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