Fiera, il Centro congressi punta a cento milioni di indotto

Lunedì 13 Marzo 2023 di Alberto Rodighiero
Inaugurazione del Centro congressi in Fiera

PADOVA - Quest’anno grazie al Centro congressi la città potrà contare su un indotto di 60 milioni di euro. Ma l’anno prossimo l’obiettivo è ancora più ambizioso:  si punta infatti ai 100 milioni. Padova Hall intanto si appresta a chiudere il bilancio 2022 con il segno più e il presidente Nicola Rossi guarda con ottimismo al futuro. Il numero uno della Fiera infatti, dati alla mano, certifica che le attività della struttura uscita dalla matita dell’archistar Kengo Kuma procedono a pieno ritmo.

IL BILANCIO
«La struttura è stata inaugurata nell’aprile dell’anno scorso, di conseguenza siamo sul mercato da meno di un anno – ha esordito Rossi – Nonostante questo, abbiamo intrapreso la direzione giusta. Ad oggi la struttura prevede eventi che coinvolgeranno nel 2023 oltre 30mila persone ed entro la fine dell’anno contiamo di superare quota 60mila con circa 70 congressi. Eventi che, in alcuni casi, avranno un respiro internazionale».
«Questi numeri sono di fondamentale importanza per i nostri bilanci, ma anche per la città – ha detto ancora il presidente –: si calcola infatti che un congressista medio spenda da un minimo di 350 euro a un massimo di mille euro al giorno. Mediamente però la spesa si aggira attorno ai 500 euro al giorno. Chi partecipa a queste iniziative, infatti, molto spesso frequenta i ristoranti della città ospitante e, perché no, passa un po’ di tempo a fare shopping». Calcolando che in media i congressi durano un paio di giorni, si può affermare che, grazie al Centro congressi, nel 2023 a Padova arriveranno 60 milioni di euro.

LE PROSPETTIVE
«Noi però siamo ottimisti e, perché no, anche ambiziosi – ha continuato il presidente Rossi –Siamo perfettamente consci che il nostro Centro congressi ha tutte le caratteristiche per imporsi a livello nazionale e magari anche sul mercato internazionale. Di conseguenza già l’anno prossimo puntiamo come minimo ad arrivare a 70mila presenze, ma il vero obiettivo è raggiungere quota 100mila, anche se siamo consci che non sarà un’impresa facile». In questo caso il calcolo sull’indotto è presto fatto: se tutto andrà per il meglio, 100 milioni di euro.
Risorse che, oltre al sistema economico locale, dovrebbero dare una boccata d’ossigeno anche ai bilanci di Padova Hall che, pur avendo chiuso il 2021 con un attivo di 371mila euro (determinanti in questo caso sono stati i ristori statali legati al Covid), nel 2020 ha registrato un rosso pari a 7,2 milioni.

Non è andata meglio l’anno precedente, il 2019, quando le passività sono arrivate a quota 7,1 milioni.

«Naturalmente non posso fornire numeri precisi perché il dispositivo deve essere ancora approvato – ha concluso Rossi – quello che posso anticipare è che si va verso un bilancio con un segno più anche per il 2022». Insomma, nonostante le polemiche che ormai da anni accompagnano l’attività dell’ente di via Tommaseo, dalla Fiera arrivano segnali incoraggianti. Anche se il futuro dell’ente non può basarsi esclusivamente sulla struttura progettata da Kuma.


LA STRUTTURA
Già oggi per esempio, all’interno del quartiere fieristico, in collaborazione con l’Università è attivo il Smact Competence Center, che si focalizza sulla ricerca e sui progetti ad altissimo contenuto innovativo. Soprattutto a servizio degli studenti e dei congressisti sono previste poi le nuove attività di ristorazione, o comunque legate al food, che troveranno posto nel padiglione 15. Sopra il padiglione 11, invece, è prevista la realizzazione di un hotel. Una struttura che non è destinata a fare concorrenza agli altri alberghi presenti in città. Il motivo è semplice. La previsione è ricavare 350 posti letto: quando ci sono i congressi ad arrivare in Fiera sono dalle 1.600 alle 3mila persone. Un intero paglione sarà poi dedicato agli  Esports Games, una disciplina che ha moltissimo seguito e che coinvolge decine di migliaia di persone. Sopra il padiglione 7, anche se non ci sono ancora i finanziamenti, l’obiettivo è  realizzare la nuova Arena della musica. Non va dimenticato, infine, che il vecchio padiglione 2 è destinato a ospitare la nuova facoltà di Ingegneria.
 

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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