I 40 anni del Centro di medicina: «Sbarco in Borsa per crescere»

Sabato 17 Dicembre 2022 di Angela Pederiva
Vincenzo Papes, ad del gruppo

PADOVA - Oggi alla Fiera di Padova il gruppo Centro di medicina festeggerà i suoi primi 40 anni. Ma più che un traguardo celebrativo, la ricorrenza segnerà un nuovo inizio: accingendosi a chiudere il 2022 con un bilancio di 146 milioni, forte anche di un sostanzioso pacchetto di ampliamento oltre i confini del Nordest, nell'occasione il colosso della sanità privata e convenzionata annuncerà infatti anche l'avvio del percorso per lo sbarco in Borsa. «La quotazione rappresenta un'opportunità in termini di visibilità, maggiore autorevolezza sul mercato, ambizioni competitive e, non ultima, attrazione di nuovi talenti», sottolinea l'amministratore delegato Vincenzo Papes.


IL PIANO
Ne ha fatta di strada, insieme alla sua famiglia, l'imprenditore trevigiano: dall'inaugurazione della prima struttura di medicina estetica e cure fisiche, nel 1982 in centro a Conegliano, all'apertura nel 2022 delle ultime sedi in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che portano al momento il totale a 45, con l'obiettivo però di arrivare a 80 entro il 2026 fra il Nord e il Centro della Penisola.

Il piano industriale quinquennale Centro di medicina per l'Italia, difatti, prevede investimenti in edilizia sanitaria, acquisizioni, apparecchiature medicali e nuove tecnologie per 100 milioni, di cui 22 sono già stati spesi quest'anno, per i nuovi insediamenti nelle province di Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Parma e Mantova. «Al nostro asset tradizionale, che è quello poliambulatoriale, dove stiamo consolidando il nostro ruolo non solo da privati ma anche da supporto al Servizio sanitario nazionale, abbiamo affiancato quello ospedaliero, con l'acquisizione di cliniche convenzionate e private, come casa di cura Villa Maria a Padova che è diventata di proprietà del gruppo», spiega Papes.


GLI UTILI
Da un decennio a questa parte, la società non distribuisce gli utili fra gli azionisti. «Preferiamo reinvestirli in medicina di precisione, percorsi di cura personalizzati, tempistiche certe e rapide, tecnologie all'avanguardia», evidenzia l'amministratore delegato. Il gruppo conta 3.150 addetti (per l'81,7% donne), dei quali 1.950 medici specialisti in 50 discipline, per effettuare all'anno 1,7 milioni di esami di laboratorio, 250.000 referti di radiologia, 40.000 giornate di ricovero, 800.000 prestazioni ambulatoriali e 110.000 visite di medicina del lavoro destinati a 1,5 milioni di pazienti. Osserva ancora Papes: «Per rendere sostenibile questo percorso e mantenere adeguato il livello di qualità e sicurezza delle strutture, con l'apporto necessario di tecnologia e informatizzazione, è fondamentale superare l'unica linea che è quella del sistema bancario e aprire all'azionariato, favorire il consolidamento della posizione competitiva, lo sviluppo e la crescita». Ecco allora il progetto della quotazione in Borsa, ma anche l'invito agli altri imprenditori della sanità privata: «Se vogliono entrare a far parte del nostro gruppo, sappiano che qui c'è spazio per crescere nel rispetto della persona. Non siamo finanza che compra per rivendere».
 

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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