Sequestrati 330mila articoli di finto Made in Italy: frode da 7 milioni. Scoperti depositi anche a Padova e Treviso. Denunciati 8 imprenditori

Mercoledì 19 Ottobre 2022
Sequestrati 330mila articoli di finto Made in Italy: frode da 7 milioni. Scoperti depositi anche a Padova e Treviso. Denunciati 8 imprenditori

Scoperta una presunta frode di oltre 7 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato circa 300mila articoli che riporterebbero la falsa etichetta “Made in Italy”, in quanto sarebbero in realtà interamente confezionati e importati dall’estero. L’operazione, condotta dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, ha avuto inizio nelle scorse settimane quando, in alcuni centri commerciali del capoluogo piemontese della Grande Distribuzione Organizzata, sono stati individuati sugli scaffali e negli espositori calzature, sciarpe e cappelli riportanti “claims” tipici del “Made in Italy” le cui indicazioni merceologiche di origine sarebbero, secondo l’ipotesi degli investigatori, risultate mendaci, in quanto prodotti in Ucraina, Cina, Turchia e Romania. Otto gli imprenditori denunciati all’Autorità giudiziaria i quali dovranno rispondere del reato di frode in commercio. 

I militari, infatti, hanno constatato come sulle confezioni fossero riportate indicazioni di provenienza sull’origine italiana, incorniciate inoltre da simbologie, inequivocabili, come le bandiere tricolori le quali, se fosse confermata la reale provenienza extracomunitaria della merce, sarebbero quindi state apposte illecitamente, in frode alla fede dei consumatori. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, hanno portato i Finanzieri nei depositi nelle province di Torino, Milano, Treviso e Padova ove, con l’ausilio dei competenti Reparti territoriali del Corpo, hanno eseguito l’ingente sequestro impedendo, così, una maxi frode commerciale che avrebbe procurato un ingiusto profitto per oltre 7 milioni di euro. Tra i prodotti sequestrati figurano anche centinaia di guanti sui quali sarebbe stata apposta illecitamente la marchiatura “vera pelle”. 

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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