L'ex base militare sul Monte Venda ora è dismessa, ma nessuno la vuole: sindaci scettici, dal 2022 passa al Demanio

Giovedì 25 Novembre 2021 di Lucio Piva
L'ex base militare sul Monte Venda ora è dismessa, ma nessuno la vuole: sindaci scettici, dal 2022 passa al Demanio
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TEOLO - Nessun futuro all'orizzonte per uno dei luoghi più ameni dei Colli Euganei. Ora che l'Aeronautica militare sta ultimando le operazioni di sgombero della ex base del 1° Roc, quello che fu uno degli avamposti strategici più importanti del nord Italia per il controllo del traffico aereo rischia di diventare terra di nessuno. Il bunker dei veleni sul monte Venda, nel quale decine di ufficiali e sottufficiali vennero in contatto con radon e amianto con conseguenze mortali, è stato murato.

E sono stati smontate e portate altrove le ultime suppellettili non cadute nelle mani di ladri e vandali.


L'INCERTEZZA

Ma per l'area che da inizio 2022 passerà a far parte del Demanio civile, non esiste alcun progetto. Né si fa avanti alcun Ente locale desideroso di sovrintenderla. Eppure è proprio dal territorio che emergono proposte per il recupero del sito. Gli stessi sindaci della zona sono convinti che dal punto di vista turistico il rilancio dell'ex base costituirebbe un valore aggiunto per le potenzialità attrattive dei Colli La vocazione a diventare un'area protetta, arricchita da un parco avventura, da percorsi ciclabili e rigorosamente sottratta al traffico sottolinea Giuliano Martini, sindaco di Vò è quasi intuitiva. Ma lo sforzo di trasformazione non può essere sostenuto da nessun Comune, nemmeno in forma associata. Serve un progetto di più largo respiro. Anche il collega di Teolo, Moreno Valdisolo non ha nessuna voglia di assumere in prima persona il carico di una struttura impegnativa non fosse altro per lo stato di avanzato degrado in cui versa la base del Venda. Ho fatto fatica ammette a trovare un'intesa con gli Enti interessati al funzionamento delle stazioni radio per la manutenzione della ex strada militare. Figurarsi se sarei in grado di prendermi in carico una struttura cosi ampia. Il primo dei problemi sarebbe per altro la bonifica stessa del sito. Per l'Ente Parco però l'occasione di farne il futuro fiore all'occhiello dei Colli va presa al volo.


IL PARCO

L'area spiega il vice presidente Antonio Scarabello è ricchissimo di biodiversità ambientali ed è strettamente collegata con il sito architettonico degli Olivetani. Il valore turistico dell'ex base del Venda è davvero troppo importante per lasciarla nel degrado. La suggestione di trasformare il Venda in una grande oasi naturalistica è enorme. Al punto che il Parco lancerà alla Regione la proposta di formare un tavolo tecnico composto dai sindaci dei colli, dalla Provincia, e dalle associazioni del territorio. Il messaggio ha già trovato terreno fertile a Palazzo Balbi. Recuperare l'ex base commenta Elisa Cavinato della Commissione ambiente della Regione è doveroso soprattutto nei confronti delle popolazioni dei colli, ai quali verrebbe restituito un sito di grande significato
 

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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