Pedopornografia ed evasione, condanna definitiva per l'ex carabiniere Maglio

Venerdì 14 Aprile 2023 di Marco Aldighieri
L'EX CARABINIERE - Dino Maglio condannato in via definitiva a tre anni e 6 mesi

PADOVA -  La notizia della condanna in via definitiva per pedopornografia ed evasione, a tre anni e sei mesi, gli è stata recapitata dietro alle sbarre di una cella del carcere di Lecce. La Corte di Cassazione ha confermato quanto già deciso in Appello, dove l’ex carabiniere Dino Maglio aveva comunque ottenuto uno sconto di pena. 
In primo grado infatti era stato condannato a quattro anni e 4 mesi e il pubblico ministero Roberta Licci aveva chiesto ai giudici del Tribunale collegiale di Lecce di infliggergli una pena di sette anni. 


I FATTI 
L’indagine risale al giugno del 2016, quando Maglio si trovava agli arresti domiciliari dopo aver incassato la condanna a cinque anni di reclusione, in rito abbreviato, per avere abusato di una ragazzina australiana di 16 anni nel suo appartamento all’Arcella. In quella estate di sette anni fa Maglio ha postato su Facebook una foto di lui in spiaggia con la sua compagna. 
I carabinieri allora sono andati a controllare se era in casa e non trovandolo hanno sequestrato un computer dove all’interno c’erano immagini pedopornografiche.

Inoltre Maglio, tra il gennaio e il giugno del 2016, era evaso in altre occasioni dagli arresti domiciliari. Attualmente è detenuto nella casa di reclusione di Lecce. In cella dovrebbe restare per almeno altri quattro anni. 


I PRECEDENTI
Il pugliese è stato condannato in via definitiva anche per avere narcotizzato e abusato di 14 turiste. Già scontato il carcere invece per avere abusato della minorenne australiana. Era giugno del 2021 quando i giudici della Cassazione hanno ritenuto inammissibile il ricorso presentato da Maglio, confermando la condanna a 9 anni e otto mesi inflitta dalla Corte d’Appello. L’ex carabiniere, originario di Sturbo, ospitava le ragazze nel suo appartamento all’Arcella dove le drogava e le violentava. Lo contattavano tramite il sito Couchsurfing, perché volevano essere ospitate per trascorrere qualche giorno a Padova e visitare Venezia. La serie di violenze è iniziata nel 2013, quando a marzo sono arrivate le prime ragazze. 
La Corte dei Conti ha condannato l’ex carabiniere Dino Maglio a risarcire con 80 mila euro l’Arma. La Procura aveva chiesto un risarcimento danni di 125 mila euro, suddivisi in 100 mila euro per danno di immagine. Mentre 25 mila euro per avere incassato lo stipendio tra il 2013 e il marzo 2014 quando, secondo l’accusa, era già stato sospeso dal servizio. Ma l’ex militare, difeso dall’avvocato Enrico Cogo del foro di Padova, presenterà ricorso in Appello su quest’ultima sentenza da parte della Corte dei Conti. E davanti ai giudici lagunari Maglio si era difeso da tutte le accuse mosse a suo carico. In merito al danno di immagine perchè avrebbe infangato l’Arma, il salentino ha dichiarato di essere stato vittima della troppa attenzione mediatica sul suo caso proprio perchè indossava la divisa da carabiniere. 

Ultimo aggiornamento: 07:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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