Giovane incinta assunta a tempo indeterminato, il precedente dell'Ulss per l'8 marzo

Mercoledì 4 Maggio 2022 di Gabriele Pipia
La ventottenne Ester Beda, incinta e assunta a tempo indeterminato

PADOVA - Incinta, assunta a tempo indeterminato. Un’altra bella storia padovana con l’auspicio che diventi sempre più la normalità. A renderla nota contando di essere da esempio è l’agenzia di comunicazione e reputazione web “Noima” di Padova che ieri ha annunciato di aver messo sotto contratto e stabilizzato Ester Beda, ventotto anni, che aveva iniziato a lavorare nella stessa azienda tre anni fa con un contratto di formazione professionale e si è meritata la promozione contrattuale.  È la titolare Monica Bortolami, di Padova, a raccontare con orgoglio la sua scelta: «I giovani vanno aiutati. Ci sono giovani bravi capaci e volenterosi, ma a volte non si creano le condizioni. La Banca d’Italia stima che se l’occupazione femminile raggiungesse il valore del 60%, mentre oggi è al 50,5%, il Pil crescerebbe di 7 punti. Le donne laureate sono in netta maggioranza rispetto agli uomini - insiste - ma quelle occupate sono il 28%. Per ovviare a questo problema se tutti dessimo il nostro contributo l’occupazione femminile sarebbe migliore. E avremmo meno discriminazioni».
 
IL PRECEDENTE
Lo scorso 8 marzo, nel giorno della Festa della Donna, era stata l’Ulss Euganea a rendere nota un’altra storia simile annunciando l’ingresso della trentaduenne dottoressa Caterina Michelini, al sesto mese di gravidanza, nell’equipe dell’Unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale di Camposampiero. 
«Assumere una donna in gravidanza – era stato il messaggio della dottoressa – non deve destare stupore o ammirazione, deve essere una cosa normale. Normalizzare, non banalizzare, la renderebbe una cosa quotidiana. Questi mesi li ho vissuti in armonia, come uno status della vita, e sono felicissima perché fare il chirurgo è sempre stato il lavoro dei miei sogni». 
Significative anche le parole del direttore generale Paolo Fortuna. «L’Ulss 6 è amica delle famiglie come attesta la certificazione “Family Audit” sulla qualità delle organizzazioni pubbliche e private che si organizzano in funzione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti». 
 

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