Tari, Imu, suolo pubblico: raffica di esenzioni per le imprese

Domenica 23 Maggio 2021 di Gabriele Pipia
Tari, Imu, suolo pubblico: raffica di esenzioni per le imprese
1

PADOVA - Una pioggia di esenzioni per favorire la ripartenza delle imprese. L'azzeramento della tassa sul suolo pubblico, l'annullamento della prima rata Imu (ma non per tutti) e un'imponente riduzione della Tari.

Sono tre misure annunciate dal governo ma il Comune di Padova ha deciso di mettere in campo anche soldi propri per tagliare ulteriormente il tributo sui rifiuti. Tra risorse statali e risorse comunali sarà una manovra complessiva da oltre cinque milioni di euro, annunciata ieri dall'assessore Antonio Bressa.


SUOLO PUBBLICO

Partiamo dalla prima misura. È confermata l'esenzione totale per tutto il 2021 della tassa di occupazione del suolo pubblico per bar e ristoranti ma anche per i banchi del commercio ambulante. A Padova i locali interessati sono 700 mentre i titolari di banchi ambulanti sono 500. Per un pubblico esercizio la Tosap costa mediamente duemila euro l'anno: l'esenzione equivale dunque ad un piccolo ristoro.
La gratuità del plateatico sarà intanto prorogata dal 30 giugno al 31 dicembre. È un'agevolazione prevista dal governo e il Comune sta creando un meccanismo di rinnovo automatico. Prorogata anche le possibilità di ampliare il plateatico gratuitamente (fino al 50%) e di ottenerlo con una procedura semplificata. Era già stato cancellato dall'amministrazione, invece, il pagamento della proiezione sul suolo pubblico di tende e coperture, la cosiddetta tassa sull'ombra.


GLI IMMOBILI

È stata annunciata anche l'esenzione della prima rata Imu per tutte gli immobili dove si svolge l'attività di aziende beneficiarie del contributo del Decreto Sostegni. Qui il calcolo di quanti sono i potenziali fruitori è più difficile, così come il calcolo di quanto sarà il risparmio: la rata Imu può variare enormemente in base alla tipologia e alle dimensioni degli immobili.


I RIFIUTI

Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti (Tari) l'assessore Bressa, delegato a commercio e attività produttive, ieri ha spiegato: «Grazie alle risorse che arriveranno dallo Stato e a quelle che metterà il Comune di Padova potremo azzerare il pagamento sia della quota fissa che di quella variabile per tutti i giorni di chiusura delle attività. Potremo poi ridurlo per le attività che hanno ridotto l'intensità di lavoro. Tutto direttamente in bolletta senza alcuna procedura a carico del contribuente». Le aziende che lo scorso anno erano state interessate dalle riduzioni erano state 15 mila. Mediamente la Tari costa 1.500 euro l'anno: non verrà azzerata ma comunque sarà ridotta sensibilmente. Di quanto? «Lo sapremo nel dettaglio nelle prossime settimane - spiega Bressa - Di sicuro entro il 30 giugno il Comune dovrà approvare le tariffe per ogni categoria ma noi siamo già al lavoro». Sempre per quel che riguarda la Tari, l'amministrazione intende introdurre anche uno sconto automatico per le famiglie più in difficoltà, calcolato in base al reddito Isee. Anche questa misura sarà ufficializzata a giugno, all'interno di un pacchetto complessivo di interventi legati alla Tari.


LA VOLONTÁ

«Con l'approvazione del Decreto Sostegni Bis e la conversione in legge del Decreto Sostegni - aggiunge Bressa - abbiamo finalmente un quadro chiaro per comunicare alle imprese del nostro territorio tutte le esenzioni e gli aiuti per la ripartenza. Non solo con risorse provenienti dallo Stato, sul cui ammontare preciso avremo presto un'indicazione, ma anche grazie all'impegno economico del Comune di Padova. Siamo pronti a garantire le coperture per tutte le misure di sostegno e rilancio. Con il sindaco stiamo lavorando anche ad ulteriori iniziative di sostegno, dedicate a tutti i soggetti più colpiti dalle conseguenze del Covid».

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci