PADOVA - Nel corso dei consueti servizi volti al contrasto ai crimini di strada, gli agenti della Squadra Mobile della “Criminalità Diffusa” della Questura di Padova hanno messo a segno un’operazione di polizia giudiziaria che ha consentito di annientare una base di spaccio gestita da un gruppo di stranieri, uno dei quali soltanto con precedenti di polizia.
Si tratta di tre uomini ed una donna, di età compresa tra i 31 ed i 38anni, due dei quali irregolari sul territorio nazionale, che avevano destinato un’abitazione sita in Via Brentelle a Caselle di Selvazzano (Pd) come base ove custodire la sostanza stupefacente e provvedere al suo confezionamento in dosi.
Alle ore 09.30, transitando in Corso del Popolo, gli investigatori della Squadra Mobile hanno notato la presenza di uno dei soggetti, un 31enne incensurato, da loro già osservato nei giorni precedenti e sospettato di spaccio.
L’attività di ricerca è proseguita anche nelle rimanenti camere dell’abitazione. In un’altra di esse è stato identificato un altro nigeriano irregolare di 25 anni, con pregiudizi di polizia per spaccio, sorpreso anche lui con 11 dosi di eroina occultate all’interno di un rotolo di carta igienica, e di cinque “ovuli” contenenti la medesima sostanza (per un totale di oltre 60 gr.) rinvenuti all’interno di un sacchetto occultato dentro il cassone del basculante della finestra; sotto il materasso i poliziotti hanno scovato altre due parti di “ovuli” di eroina (gr. 10) assieme ad un bilancino; mentre dentro la tasca di una camicia riposta nell’armadio la somma contante di euro 1225, anch’essa sequestrata unitamente al restante materiale. Nell’ultima stanza gli agenti sono entrati con una delle chiavi trovate in possesso del primo dei soggetti controllati (il 31enne intercettato a Padova), rinvenendo, all’interno di un bicchiere di plastica, 16 dosi di eroina nonché la somma di euro 1.060. Terminate le operazioni i quattro venivano tutti tratti in arresto e su disposizione del P.M di turno ristretti rispettivamente i tre uomini presso la locale Casa Circondariale di Padova, mentre la sola donna (al quarto mese di gravidanza) presso il domicilio dichiarato, in attesa di convalida.