Una corsa di 60 km in ricordo di Ennio Doris, con Moser, Ballan e Fondriest. Il figlio Massimo: «Papà è con noi»

Venerdì 27 Maggio 2022 di Michelangelo Cecchetto
Una corsa di 60 km in ricordo di Ennio Doris

TOMBOLO «In sella con noi c’è certamente anche papà. È stata una grande festa. Sono, siamo, felicissimi di tornare qui dopo le esequie di sei mesi fa. Un momento di grande tristezza, ma anche di orgoglio e amore e di grande affetto ricevuto. Siamo qui con il suo sport preferito, con ciclisti importanti, amici e clienti, è veramente bello. Prima di venire in piazza sono andato a salutarlo in cimitero in divisa da ciclista. Lui è con noi».
Così ieri mattina a Tombolo, in piazza San Pio X, Massimo Doris amministratore delegato di Banca Mediolanum, fondata dal padre Ennio Doris scomparso lo scorso novembre, ha voluto celebrare proprio nella cittadina di nascita il ventennale della partnership della banca con il Giro d’Italia, precisamente il Gran Premio della Montagna. Mediolanum ha offerto a clienti ed amici la possibilità di pedalare accanto a campioni del calibro di Francesco Moser, Alessandro Ballan, Paolo Bettini, Maurizio Fondriest e Gianni Motta e poi il commissario tecnico della nazionale Daniele Bennati e Azzurra Ballan, figlia di Alessandro.

Tecnicamente la pedalata si è sviluppata lungo un percorso pianeggiante di 60 chilometri fino a Spresiano, con l’ingresso sul circuito di tappa, affrontando il tratto conclusivo di 16 km con arrivo sul traguardo di Treviso. Dal tracciato di gara ci si è staccati partendo da Tombolo, per un doveroso omaggio ad un uomo visionario e sempre legato alla sua terra. «Un piacere per noi proporre questo evento in tutta Italia ed è importante anche per il Giro d’Italia averci con lui. La collaborazione continuerà».
Sulla piazza centrale un grande villaggio. Tanti i selfie ed immancabili le foto di gruppo. «Qui abbiamo salutato papà, con lui festeggiamo oggi la vita con lo sport che amava e spesso usava come metafora - evidenzia Sara Doris, vice presidente Mediolanum e presidente della Fondazione Mediolanum - equiparando determinazione, fatica, resistenza ed impegno fisico e mentale dei corridori, a quelli della vita. Raccogliamo anche fondi per chi ha bisogno». Massimo e Sara sono stati omaggiati del gagliardetto del Veloclub Tombolo.
«Un onore essere qui, Doris era un amico» ha detto Moser. «Grazie alla famiglia Doris per il sostegno al ciclismo» ha aggiunto. Lina, moglie di Ennio Doris, ha sottolineato: «Ho avuto la fortuna di avere un uomo speciale, c’è un po’ di tristezza, lui era una persona gioiosa, positiva e di grande fede, ma questa è una festa, anche sua».
 

Ultimo aggiornamento: 17:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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