"Il Dottore" voleva fuggire: pronto a pagare 100mila euro per il passaporto di Panama

Martedì 23 Aprile 2019 di Marco Aldighieri
"Il Dottore" voleva fuggire: pronto a pagare 100mila euro per il passaporto di Panama
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PADOVA - Il Dottore, Emanuele Lovato 36 anni ex gestore del bar Alexander di via San Francesco, poco prima di essere arrestato voleva scappare. Attraverso una email criptata, lui soprannominato nel deep web Lunadalmonte, ha contattato un'agenzia sudamericana per avere il passaporto di Panama: costo dell'operazione 100 mila euro da versare in Ethereum, una moneta virtuale. E poi il re della marijuana e dell'hashish in città, aveva come obiettivo quello di aprire una società offshore tra la Repubblica Dominicana e l'isola caraibica di Santa Lucia, dove depositare i bigliettoni frutto dello spaccio. Ma il suo sogno di fuggire in Sud America con una montagna di soldi, è tramontato la mattina del 9 ottobre dell'anno scorso quando la polizia gli ha stretto le manette ai polsi. Era il 16 settembre del 2017 quando Lovato, condannato a 7 anni e 8 mesi per spaccio e autoriciclaggio di denaro sporco, attraverso la casella di posta elettronica wawels@protonmail.com ha scritto alla società panamense Spectra. Nome evocativo, che ricorda l'agenzia del male Spectre dei mitici film di 007, ma dove dietro c'è l'ufficio di  avvocati Panama Immigration. «Buongiorno, sono un cittadino italiano interessato ai vostri servizi. Nello specifico sarei interessato a tutto il procedimento che porta all'ottenimento della residenza panamense. Inoltre, dispongo della possibilità monetaria per poter chiedere anche il passaporto panamense, sarei intenzionato anche a questo servizio. Sono molto interessato alla vostra azienda, in quanto accettate pagamenti in bitcoin, di cui ho molta disponibilità. Per altro, non ho urgenza di fare tutto on line, visto che sarò a Panama City il mese prossimo per un lungo periodo e gradirei seguire tutto questo percorso di persona, in appoggio a una società come la vostra, firmato Wawels. Da questo istante il Dottore nei mesi successivi avrà una serie di contratti con la Spectra e riceverà svariati consigli tra cui, come da lui richiesto, aprire una società offshore nella Repubblica Dominicana o nell'isola caraibica di Santa Lucia. Oppure ottenere il passaporto del Paraguay. Tutte operazioni molto costose e per le quali l'agenzia panamense ha sempre chiesto all'ex barista delle garanzie. E lui non si è tirato mai indietro, giurando, come nella mail del 13 novembre del 2017, di guadagnare tra i 15 mila e i 25 mila euro al mese. A dicembre, sempre nel 2017, per concludere con il passaporto e la società offshore, Lovato è volato fino a Cancun in Messico dove ha incontrato un paio di emissari dell'agenzia panamense. In seguito, già nel 2018, ha versato la prima rata di 23 mila euro per avere il passaporto di Panama: costo definitivo dell'operazione 100 mila euro.
IL TELEFONO CELLULAREIl Dottore sapeva, dopo anni di spaccio, di dovere levare le tende. Dopo un paio di arresti di suoi uomini da parte della Mobile, aveva capito di avere il fiato sul collo della polizia e voleva ritirarsi in Sud America. Ma si è mosso troppo tardi ed è stato incastrato. La sua fine poi è arrivata con il sequestro del suo telefono cellulare. La Scientifica analizzando lo smartphone, è arrivata ad aprire la sua email criptata e a leggere tutta la corrispondenza con l'agenzia di Panama per ottenere il passaporto e una società offshore. Significativa, per gli inquirenti, è stata ancora la mail del 13 novembre del 2017 quando Lovato al Panama Immigration law office ha scritto: «Per il pagamento della vostra consulenza, per evitare tracciabilità, preferirei evitare il bonifico, ma pagare direttamente in bitcoin o altre criptovalute di vostro gradimento. Non è un problema perdere il 7% nel cambio bitcoin dei 1.200 dollari che mi avete richiesto per la prenotazione». 
Marco Aldighieri
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