Volpito, prima donna a guidare il Consiglio comunale di Monselice: manca un voto dalla maggioranza

Sabato 1 Ottobre 2022 di Giovanni Brunoro
Elisabetta Volpito

MONSELICE - Palazzo Tortorini è sempre più rosa: Elisabetta Volpito è il nuovo presidente del consiglio comunale, prima donna a ricoprire il ruolo.

La voce era nell’aria da diversi giorni e, alla fine, i pronostici si sono avverati. A succedere al dimissionario Gianni Baraldo - già sindaco dal 1988 al 1995 - è l’architetto Volpito, 61 anni e una carriera politica in rapida ascesa. Eletta in quota Lega nel 2019, tra la professionista e il sindaco Giorgia Bedin si è subito instaurata una grande sintonia, che ha portato la new-entry a ruoli di peso. L’anno scorso, Elisabetta Volpito è entrata in consiglio provinciale, dove gestisce anche le deleghe all’università e alle politiche giovanili. Referati ai quali il neo-presidente tiene molto, essendo anche insegnante di tecnologia alle medie.

Al consiglio di mercoledì sera, la Volpito ha aperto la seduta in qualità di vicepresidente, in quanto il dimissionario si trovava a casa influenzato. Dopo i ringraziamenti di rito, il sindaco ha letto una lettera aperta di Baraldo ai colleghi: «Il mio impegno ha costituito un dovere civico verso la mia città e ciascuno di voi. Ora tornerò soldato semplice, ma non mancherò di svolgere il ruolo che mi compete». Come da tradizioni, Baraldo ha poi indicato come presidente “in pectore” proprio Elisabetta Volpito, personalità definita da Giorgia Bedin «equilibrata ed idonea, a prescindere dalla sua appartenenza politica». A quel punto, la strada per l’elezione era tutta in discesa. 

La minoranza, con due consiglieri assenti, si è limitata per bocca di Francesco Miazzi a criticare la «bulimia della Lega» e a riproporre il nome di Baraldo, considerato una figura di garanzia. E difatti, così è andata: quattro voti a Baraldo, uno per ciascun esponente dell’opposizione. Ma c’è stato un franco tiratore. Alla Volpito, che non si è votata per garbo istituzionale, mancava infatti un voto, quello di un consigliere di maggioranza che ha messo nell’urna una scheda bianca. Insistenti voci di corridoio individuano in Miriam Nardelli l’autrice della silenziosa protesta. La diretta interessata, però, nega: «Non so di chi sia quella scheda. Faccio parte del gruppo della Lega e non potrei mai fare una cosa del genere».

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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