Tragedia dell'elicottero, torneo di basket per ricordare il pilota Corrado

Lunedì 13 Giugno 2022
Corrado Levorin

POLVERARA - C’è caldo in piazza a Polverara fuori dalla chiesa prima della messa domenicale. Un clima estivo che va a cozzare con il gelo che riempie il cuore dei residenti a seguito della morte di Corrado Levorin, pilota 33enne dell’elicottero che si è schiantato giovedì sugli Appennini emiliani.

Don Alessandro Piran, pur essendo arrivato in paese da poche settimane, non è rimasto immune al dolore collettivo e ha avuto il difficile ruolo di trasmettere ai fedeli qualche parola di amore e speranza per tentare di lenire il dolore che sta attagliando la gente del posto. Corrado era conosciuto da tanti, specie per il percorso che lo aveva portato a diventare un eccellente pilota.

IL DOLORE
«Non me la sono sentita di dedicare a questa tragedia l’omelia – ha spiegato il parroco – Desidero nei prossimi giorni incontrare i suoi genitori, portargli la mia presenza, la parola di Dio e conoscere qualcosa in più di Corrado che mi hanno descritto come una persona meravigliosa». In questo momento di dolore è ancora il sindaco Alice Bulgarello la persona incaricata di fare da collante tra la famiglia Levorin e la popolazione.Per il primo cittadino la tragedia di giovedì oltre a colpire un suo concittadino, si è portata via un amico, un ragazzo che per sua stessa ammissione ha visto crescere ai centri estivi parrocchiali e con il quale nel tempo si è venuto a creare un rapporto di reciproco rispetto e stima. «Oggi – ha detto Bulgarello – dovremmo conoscere le tempistiche burocratiche della vicenda. Si dovrà capire quando verrà effettuata l’autopsia, quali cause hanno portato al disastro e poi potremo riabbracciare Corrado. Il Comune di Polverara proclamerà il lutto cittadino il giorno delle esequie. È il minimo che possiamo fare a fronte della perdita di un giovane che grazie alle sue qualità umane e professionali stava dando lustro alla nostra piccola realtà». Nella tarda serata di sabato papà Graziano ha fatto rientro nella sua abitazione di via Kennedy per stare vicino alla moglie Grazia Zanetti, che non riesce a darsi pace per la tragica morte del figlio. Corrado era figlio unico e nonostante il lavoro lo tenesse lontano dal luogo dove era cresciuto era rimasto molto legato alla sua terra. Quando il tempo libero glielo concedeva, correva subito dai genitori.
 

LA VICINANZA
«Parliamo di una famiglia molto unita e apprezzata – ha proseguito Bulgarello – gente abituata a lavorare, riservata, ma sempre con il sorriso e pronta ad aiutare il prossimo. Questa tragedia ci ha tolto il fiato. Noi istituzioni saremo sempre a disposizione di Graziano e Grazia: non solo in questi giorni delicati, ma anche in futuro».
È ancora presto per progettare iniziative per ricordare Corrado, che il 15 luglio avrebbe festeggiato 34 anni, ma da più parti si vocifera che in suo onore potrebbe essere organizzato un torneo memorial di basket con le squadre dove aveva giocato. Profondo il dolore dell’Atletico Modigliani, di cui è stato una colonna: «Corry sempre e per sempre parte della famiglia» è stata la dedica dei compagni.
«Corrado – ha concluso il sindaco – aveva solo 33 anni, ma aveva il cervello di un veterano. Uno di quei ragazzi su cui fare affidamento, un leader, ma mai una parola fuori posto. Insomma, l’amico che tutti vorrebbero. Per questo sono certa che mancherà a tanti. Ora non aspettiamo altro di conoscere la data delle esequie per donargli l’ultimo saluto». Il rito con tutta probabilità si svolgerà all’esterno della chiesa, per consentire a tutti di poter partecipare. Sarà attivato un servizio straordinario con anche la protezione civile per garantire ombra e ristoro ai presenti.
 

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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