PADOVA - Il momento della resa dei conti sarà il 14 giugno. Le urne virtuali si apriranno per decidere chi sarà il prossimo rettore del Bo. In sfida ci sono due prorettori, Daniela Mapelli per la Didattica, Fabrizio Dughiero per il Trasferimento tecnologico, e la docente di Diritto amministrativo Patrizia Marzaro.
NOMI
Si vociferava di una quarta candidatura, quella del professore di Fisica Piero Martin assieme alla professoressa Marina Santi, docente di Pedagogia, ma ancora non c'è conferma.
AVENTI DIRITTO
Ad avere diritto di voto sono 9449 persone in tutto l'Ateneo, precisamente 554 professori ordinari, 1.057 associati, 686 ricercatori, 2.440 dipendenti del Bo, 2.406 tra dottoranti e assegnisti, 1.936 specializzandi e gli studenti. Ma attenzione, perché ogni categoria ha un diverso peso percentuale nell'elezione, tranne docenti e ricercatori il cui voto vale per testa. E ci sono delle novità per queste elezioni 2021 perché le ultime modifiche allo statuto d'Ateneo hanno introdotto il voto per testa per i ricercatori e aumentato il peso percentuale del personale tecnico-amministrativo che sale dall'8 al 16 per cento. In sostanza il corpo accademico composto da docenti e ricercatori pesa per l'80,6 per cento sulla scelta del rettore. Per verificare la propria inclusione nell'elettorato attivo sarà possibile dal 4 giugno accedere a una piattaforma appositamente dedicata e in caso di problemi si potrà contattare il decano, il matematico Francesco Baldassarri, all'indirizzo elezioni.rettore@unipd.it.
L'ANNUNCIO
A contendersi il posto di rettore al momento sono in tre, due dei quali fanno parte dell'attuale amministrazione. L'ultima scossa alla campagna l'ha data Daniela Lucangeli, prorettrice dimissionaria alla Continuità formativa scuola-università-lavoro, che ha deciso di lasciare l'attuale amministrazione Rizzuto per sostenere Marzaro che potrebbe includerla nella sua futura squadra di governo. «Me lo auguro. È da un po' che la professoressa Lucangeli ed io stiamo discutendo e ragionando su un progetto per l'Università commenta Marzaro La decisione di dimettersi è sua, non ne ero a conoscenza fino a ieri. La apprezzo perché è una scelta coerente, sente il bisogno di una visione diversa e lascia una posizione importante. Ho una grandissima stima di lei».
LO SCENARIO
Le sfide del nuovo rettore sono importanti. Il sessennio di Rosario Rizzuto è stato caratterizzato da una grande attenzione per l'edilizia, dall'inizio dei preparativi per gli 800 anni del Bo e dall'arrivo del Covid. Il nuovo rettore raccoglierà il testimone di grandi opere come il nuovo ospedale, la caserma Piave, il Palazzo delle Esperienze. Dovrà traghettare l'Ateneo nella fase di convivenza con il coronavirus, e mantenere se non elevare gli standard qualitativi raggiunti nella ricerca. E ci si chiede anche se dopo 799 anni il Bo avrà una donna al comando.