Elezioni. Il Pd festeggia a Piove di Sacco ma scatta già la resa dei conti all'interno del partito

Vanessa Camani, senza mai citarla per nome, mette in discussione la leadership di Sabrina Doni come segretaria provinciale del Pd

Martedì 16 Maggio 2023 di Alberto Rodighiero
Vanessa Camani, Andrea Micalizzi, Sabrina Doni

PADOVA - Nel Pd c’è soddisfazione per la vittoria a Piove di Sacco ma emergono anche nuovi malumori e scatta la classica resa dei conti interna. La prima a farsi sentire in questo senso è la consigliera regionale Vanessa Camani che mette in discussione la segreteria provinciale guidata da Sabrina Doni nel primo appuntamento elettorale dopo l’elezione a segretaria nazionale di Elly Schlein. In teoria su 10 comuni al voto il centrosinistra è riuscito ad aggiudicarsene solamente uno, Piove, già governato da dieci anni. L’unico comune sopra i 15mila abitanti e quindi il più importante. Altri 8 Comuni - Mestrino, Maserà, Solesino, Borgo Veneto, Codevigo, Villanova di Camposampiero, Casalserugo, Galzignano - vanno al centrodestra. Rimane invece politicamente conteso Megliadino San Vitale: ufficialmente ha trionfato una civica ma Camani lo rivendica tra le vittorie del centrosinistra.

La soddisfazione per Piove di Sacco

A Piove, dunque, la nuova sindaca è Lucia Pizzo, vice del primo cittadino uscente Davide Gianella (Pd). Con il 55% dei consensi la candidata del centrosinistra ha avuto la meglio su Paolo Mazzetto che correva con il sostegno di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

La cinquantasettenne Pizzo è una funzionaria della Direzione regionale dell’Inps. Negli ultimi cinque anni di amministrazione si è occupata soprattutto di bilancio e di scuola. Si è anche impegnata sul fronte della gestione dei rifiuti, in quanto presidente del Consiglio di bacino Padova Sud.

«Posso dirlo? Sono strafelice». Alle 18.30 la segretaria provinciale del Partito democratico Sabrina Doni, sindaca di Rubano, è in macchina in direzione di Piove di Sacco. «Si va a festeggiare. Piove era il Comune a cui tenevamo di più in questa tornata elettorale e gli elettori ci hanno premiato. Lucia Pizzo ora prende il testimone da Davide Gianella che, in questi anni, ha fatto un lavoro straordinario. A conferma di questo c’è un risultato che va oltre il 50% dei consensi. Questo significa che anche una parte di elettorato del centrodestra ha premiato la nostra proposta e soprattutto il grande lavoro fatto in questi anni».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicesindaco di Padova Andrea Micalizzi. «Da Piove di Sacco, dove si è giocata la sfida più attesa, sono arrivate ottime notizie – ha scandito il numero due di Palazzo Moroni – Gianella, non solo ha lavorato molto bene in questi 10 anni, ma è anche stato in grado di dare una continuità al suo mandato. Pizzo è un’ottima amministratrice che già in passato ha dimostrato di saper fare bene. Sono certo che continuerà a lavorare per il bene del suo Comune».

Le critiche

Nonostante la vittoria a Piove, però, la consigliera regionale Camani ha puntato il dito (pur senza mai nominarla) contro Doni. «Esprimo grande soddisfazione per la vittoria attesa di Piove di Sacco. Una conferma dell’ottimo lavoro del sindaco uscente Gianella e della lungimiranza della scelta di Lucia Pizzo. Indubbiamente si tratta del frutto di dieci anni di buona amministrazione. Bene anche il risultato di Megliadino, dove vinciamo grazie ad una proposta seria e costruita dal basso. Molto desolante, invece, il quadro nel resto della provincia, malgrado l’impegno profuso dai circoli del Pd e la generosa disponibilità dei candidati, che ringrazio. Purtroppo sembra aggravarsi la difficoltà del nostro campo di rappresentanza territoriale, fatto che necessita di una seria riflessione e certamente di un maggior impegno da parte dell’organizzazione provinciale. Mi sembra evidente che mai come oggi serva un cambiamento di rotta, per garantire il giusto supporto ai territori, per provare ad essere maggiormente competitivi in futuro».

Il portavoce

Poco entusiastiche, anche le considerazioni del portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni. «Il calo dell’affluenza è uno dei dati più rilevanti delle ultime elezioni amministrative. Gli elettori sembrano considerare la politica, tanto a livello locale che nazionale, incapace di dare risposte ai problemi reali. Siamo chiamati a metterci veramente in ascolto delle comunità, non solo quando è il momento di chiedere il voto. Siamo tenuti a lavorare per ricreare un’autentica relazione con la gente, basata sulla fiducia, indipendentemente dalle appartenenze politiche di ciascuno».

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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