Eleonora Daniele: «Mio fratello era autistico, ho vissuto anni durissimi. Mia figlia? Mi dicevano che dopo i 40 era pericoloso restare incinta»

La conduttrice Rai si racconta, dal Grande Fratello al successo: "Sono molto affezionata a Luca Giurato. Ho vissuto con lui gli anni di Unomattina e mi ha insegnato che si può essere leggeri pur parlando di cose serie"

Martedì 2 Maggio 2023
Eleonora Daniele

Eleonora Daniele è cresciuta nella campagna veneta, ultima di quattro fratelli.

La casa che tanto amava, in cui ha ricordi meravigliosi, è stata venduta dalla sua famiglia: «Mio fratello Luigi (morto nel 2015, a 44 anni, ndr) era autistico. Le famiglie che conoscono la disabilità devono fare fronte a grandi difficoltà, anche economiche: mio padre non aveva avuto scelta, ma ha molto accusato questa decisione. La sensazione per tutti è stata quella di vedersi portare via le radici. Ma serviva anche un posto comodo, più vicino al centro, dove mio fratello potesse essere seguito meglio. Era l'unica decisione da prendere», racconta al Corriere della Sera.

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La famiglia

«Mia mamma è stata brava, ma ha molto sofferto la condizione di mio fratello. Mio padre, che era davvero innamorato di lei, si è sforzato per non perdere mai il sorriso, nonostante le difficoltà. Ha tenuto unita questa famiglia, dandole molta stabilità, come solo un equilibrista saprebbe fare. E' stata una figura determinante per me: lui e mia madre mi hanno insegnato la resilienza».

I sogni da bambina

Da piccola Eleonora voleva fare la maestra. «Ero molto brava a scuola, ma sempre per motivi economici non ho potuto andare all'università e ho dovuto iniziare a lavorare. Avevo 19 anni. Dover abbandonare quel mio sogno mi dava molta rabbia, anche se capivo le motivazioni. Negli anni, molto dopo, mi sono iscritta a Scienze della comunicazione e, dopo ancora, mi sono riscritta a Psicologia, sono al secondo anno.

Lavoravo in banca ma ogni tanto mi chiamavano degli show room del posto, per fare l'indossatrice. Poi, un'emittente locale mi scelse per fare delle interviste in video. Del tipo: c'è Renato Balestra che fa l'ospite in un locale, vai a intervistarlo. Avevo un accento veneto che poi, molto tempo dopo, ho tolto solo dopo cinque anni di dizione. Ma mi pagavano un sacco, almeno in proporzione, cioè rispetto a quello che prendevo in quegli anni».

Il Grande Fratello

La svolta è arrivata con il Grande Fratello nel 2001.«Prima avevo lavorato come comparsa a "La sai 'ultima?", con Gigi Sabani e Natalia Estrada, ma ancora credevo fossero esperienze momentanee: continuavo a lavorare in banca. C'era una mia collega che seguiva il Grande Fratello accanitamente e ricordo che pensavo fosse pazza per appassionarsi a quel programma. Non capivo il fenomeno. Poco tempo dopo mi sono presentata comunque ai provini».

E da lì la sua vita è cambiata. «Subito dopo ho iniziato a fare le telepromozioni, per un paio d'anni. In quella occasione incontrai Mara Venier e fu molto carina con me: nelle promozioni mi avevano dato un altro nome, ma lei disse che non ero sbucata dal nulla, quindi dovevano chiamarmi con il mio nome. Una piccola cosa, ma importante.

La figlia

«Mio padre avrebbe voluto che io facessi una bambina. Voleva diventare nonno di una nipotina. E una nipotina è arrivata ma lui era morto. Infatti dico che Carlotta è il regalo di mio papà. L'ho avuta da grande, avevo 43 anni. Dei ginecologi mi avevano molto spaventata circa la possibilità di avere figli sopra i 40 anni, fino a quando ho incontrato la mia che mi disse che era pieno di donne della mia età che desideravano avere il primo figlio. A 20 anni o a 30 anni, non sarei nemmeno riuscita a gestirla. Ho avuto delle compagne che già al liceo erano diventate mamme, ma io non ho mai provato questo desiderio. Se non una volta superati i quaranta. Ma per buona perte della mia vita non pensavo che avrei avuto figli. Carlotta è un piccolo regalo del cielo».

 

Il fratello autistico

«Ci sono dei momenti in cui ti fai tante domande. Mio fratello aveva delle crisi molto violente: ho assistito a situazioni davvero faticose. Lì sono arrivata a non credere, a mettere in crisi tutto. Ma è la ricerca stessa di Dio, credo, che determina la tua fede. Io l'ho ritrovata nella comprensione di quello che ci circonda. Oggi, mi considero una cristiana. Lo sforzo è cercare di saper distinguere quando stai vivendo qualcosa di bello e saperne gioire. Sto cercando di modificare il mio carattere, in questo senso. Il mio perfezionismo non mi ha aiutata».

Gli amici in tv

«Sono molto affezionata a Luca Giurato. Ho vissuto con lui gli anni di Unomattina e mi ha insegnato che si può  essere leggeri pur parlando di cose serie. Mi ha fatto conoscere questa doppia cifra, che aiuta quando fai intrattenimento. Tra noi era nata una complicità molto bella, ogni tanto lo chiamo anche oggi. Mi è rimasto molto nel cuore.Come Gina Lollobrigida. Quando l'ho conosciuta la prima volta mi sono molto emozionata. Ed ero impressionata: una donna come lei, che aveva vissuto tutto quello che aveva vissuto, che aveva conosciuto chiunque, con mille possibilità, restava una persona assolutamente eclettica e, soprattutto, una donna indipendente, padrona di sè stessa. Per me questo suo animo è stato un grande insegnamento oltre che un esempio di emancipazione».

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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