Dopo 104 anni chiude la storica edicola Milani: tre generazioni di consegne dei giornali a domicilio

Mercoledì 13 Ottobre 2021 di Michelangelo Cecchetto
Nonno Aristide consegna i giornali
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SAN MARTINO DI LUPARI - Dopo oltre un secolo, termina la gestione  della famiglia Milani alla storica edicola di San Martino di Lupari gestita dal 1917 da tre generazioni. «Mio figlio - spiega Aristide Milani che il prossimo febbraio compirà 70 anni - ha intrapreso un'altra strada. Del resto questa è una professione che è cambiata molto dopo l'avvento di internet. C'è ancora un importante numero di persone che ama la lettura su carta, ma i giovani leggono sempre meno, o meglio, leggono sui dispositivi».
Il dinamico signor Aristide - stesso nome del nonno fondatore dell'attività -  ricorda come quello dell'edicolante sia un lavoro ancora impegnativo e che non ha quindi molto appeal. «Si lavora molte ore al giorno cominciando molto presto soprattutto se si fanno consegne a domicilio.

Lavora alla domenica e durante i giorni di festa, anche per questo è difficile che i giovani si approccino all'attività». Attività che il nonno Aristide aveva avviato nel 1917, in pieno centro del paese, all'incrocio tra le vie Serato, Agostini e Roma. Tornando al millennio e secolo scorsi, Aristide ripercorre la storia dell'edicola di famiglia.

 



LA STORIA
«Nonno Aristide svolgeva l'attività di sarto e barbiere ed ha aperto anche la rivendita di giornali. L'unica non solo a San Martino di Lupari, ma anche nell'area. Andava alle 5 alla stazione ferroviaria a ritirare i giornali e cominciava a consegnarli. Del resto aveva tre figli da mantenere: Manfredi, mio padre, e poi Giovanni e Lino. Mio papà ha voluto seguire le orme paterne affiancandolo nel lavoro fin da piccolo. Giovanni ha continuato l'attività della sartoria mentre Lino quella della barberia ed in parte dell'edicola». Manfredi ha avuto due figli: Aristide e Adelina. Quest'ultima ha seguito un po' l'edicola, poi si è sposata e si è trasferita in Piemonte.
«Mio padre è morto nel 1987, io nel frattempo ero andato a lavorare in fabbrica. Mio fratello Lino non poteva seguire da solo le due attività. Ho lasciato la fabbrica ed ho seguito direttamente l'edicola fino al 2017». Anno questo della pensione con l'attività che viene gestita da una coppia di cinesi, affiancati però da Aristide che continua con le levatacce per distribuire i giornali. Nel 2018 l'edicola si sposta in un'altra sede vicinissima a quella originaria e domenica scorsa è cessata l'attività della coppia cinese.
«Sto insegnando il percorso di distribuzione porta a porta a marito e moglie di Tombolo che hanno già una edicola - conclude Aristide - La vendita invece passa ad una tabaccheria di fronte al Duomo sempre in centro. Darò un aiuto per avviarla, questa è la passione, la mia vita».
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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