Rivelazione di segreti d'ufficio, ex maresciallo della Polizia giudiziaria condannato

Lunedì 2 Marzo 2020
Franco Cappadona
PADOVA - La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna a due anni e cinque mesi a Franco Cappadona, ex maresciallo che dagli anni Novanta fino al 2014 è stato capo della squadra di polizia giudiziaria della Procura euganea. Era imputato per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento personale. L'inchiesta riguarda informazioni riservate che il maresciallo, nel suo ruolo chiave in Procura, avrebbe rivelato ad amici e politici per aiutarli ad uscire da guai giudiziari.

Il caso più eclatante riguarda la vicenda Mose e l'avviso che avrebbe fatto all'ex governatore Giancarlo Galan, per informarlo che la Finanza stava indagando sulla sua residenza di Villa Rodella.
Altre soffiate avrebbero consentito all'ex carabiniere, difeso dall'avvocato Roberto Boev, di aiutare amici e conoscenti in altre tre inchieste condotte dalla procura di Padova. Cappadona era stato già condannato in primo e secondo grado a 4 anni per tentata concussione.
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