PADOVA - Due giovani sono rimaste vittime di violenza sessuale in due differenti episodi avvenuti la notte scorsa in zona Stanga a Padova. In un caso la vittima stata poi gettata nelle acque del Piovego. Entrambi gli stupri si sono verificati di notte in zone del quartiere Stanga notoriamente frequentate da spacciatori e balordi.
Sono tre tunisini gli indiziati delle violenze che hanno visto come vittime una padovana di 20 anni e una veneziana di 35. I tre immigrati arrestati, già noti alle forze dell'ordine, sono Mohamed Chourabi, 19 anni, Wahid Dibhi, 29, e Acref Revhi, 21 anni. I tre a vario titolo sono sospettati dello stupro della ventenne avvenuto lungo l'argine del Piovego in zona Stanga, mentre la veneziana proveniente dal Cavallino, attirata in una trappola nelle vicinanze del luogo della prima violenza, è riuscita ad opporsi allo stupro e per questo i suoi aguzzini l'hanno gettata nel fiume.
Entrambe le donne sarebbero assuntrici abituali di stupefacenti. Chourabi e Rabhi sono stato condotti al carcere circondariale di Padova a disposizione del pubblico ministero titolare dell'indagine, Giorgio Falcone, mentre Dibhi, su cui grava un quadro indiziario meno pesante, è stato posto agli arresti domiciliari.
La squadra mobile di Padova ha già arrestato, per violenza sessuale e rapina, due immigrati nordafricani sospettati di aver preso parte alle violenze. Le vittime sono entrambe italiane e sarebbero tossicodipendenti. Dai primi riscontri degli investigatori le due donne conoscevano i loro aguzzini, per i contatti che avrebbero già avuto con questi per l'acquisto di dosi di droga.
Le due giovani, dopo essere fuggite agli aggressori, hanno chiesto l'intervento del "113" e dopo essere state raggiunte dagli agenti sono state condotte al pronto soccorso dell'ospedale civile. In ordine di tempo, la prima violenza sessuale è avvenuta in in via Confalonieri, una strada del quartiere Stanga finita più volte nelle cronache cittadine perché frequentata da tossicodipendenti e spacciatori. Il secondo episodio poco prima dell'alba in via Corrado: la vittima ha tentato di opporsi con tutte le sue forze alla violenza da parte dei suoi aguzzini, e per questo è stata gettata nelle acque del fiume Piovego, per fortuna poco profonde in quel punto.
Oltre ai due arrestati la squadra mobile sta cercando un terzo nordafricano che avrebbe partecipato attivamente ad almeno uno degli episodi criminosi.
Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 15:43
Sono tre tunisini gli indiziati delle violenze che hanno visto come vittime una padovana di 20 anni e una veneziana di 35. I tre immigrati arrestati, già noti alle forze dell'ordine, sono Mohamed Chourabi, 19 anni, Wahid Dibhi, 29, e Acref Revhi, 21 anni. I tre a vario titolo sono sospettati dello stupro della ventenne avvenuto lungo l'argine del Piovego in zona Stanga, mentre la veneziana proveniente dal Cavallino, attirata in una trappola nelle vicinanze del luogo della prima violenza, è riuscita ad opporsi allo stupro e per questo i suoi aguzzini l'hanno gettata nel fiume.
Entrambe le donne sarebbero assuntrici abituali di stupefacenti. Chourabi e Rabhi sono stato condotti al carcere circondariale di Padova a disposizione del pubblico ministero titolare dell'indagine, Giorgio Falcone, mentre Dibhi, su cui grava un quadro indiziario meno pesante, è stato posto agli arresti domiciliari.
La squadra mobile di Padova ha già arrestato, per violenza sessuale e rapina, due immigrati nordafricani sospettati di aver preso parte alle violenze. Le vittime sono entrambe italiane e sarebbero tossicodipendenti. Dai primi riscontri degli investigatori le due donne conoscevano i loro aguzzini, per i contatti che avrebbero già avuto con questi per l'acquisto di dosi di droga.
Le due giovani, dopo essere fuggite agli aggressori, hanno chiesto l'intervento del "113" e dopo essere state raggiunte dagli agenti sono state condotte al pronto soccorso dell'ospedale civile. In ordine di tempo, la prima violenza sessuale è avvenuta in in via Confalonieri, una strada del quartiere Stanga finita più volte nelle cronache cittadine perché frequentata da tossicodipendenti e spacciatori. Il secondo episodio poco prima dell'alba in via Corrado: la vittima ha tentato di opporsi con tutte le sue forze alla violenza da parte dei suoi aguzzini, e per questo è stata gettata nelle acque del fiume Piovego, per fortuna poco profonde in quel punto.
Oltre ai due arrestati la squadra mobile sta cercando un terzo nordafricano che avrebbe partecipato attivamente ad almeno uno degli episodi criminosi.
