Il figlio si droga: genitori coraggiosi fanno arrestare lo spacciatore

Mercoledì 22 Luglio 2020 di Cesare Arcolini
Il figlio si droga: genitori coraggiosi fanno arrestare lo spacciatore
LOREGGIA - Genitori coraggiosi denunciano il pusher del figlio e lo fanno arrestare. Recuperato dai carabinieri un grosso quantitativo di droga e stroncato un giro di spaccio che negli ultimi tempi potrebbe aver coinvolto decine di giovani.

L'operazione è stata messa a segno dai militari dell'Arma di Camposampiero coordinati dal maresciallo Claudio Girolimetto. In manette è finito Amine Dabbaj, commerciante di 26 anni, originario del Marocco, ma ormai da parecchi anni residente a Loreggia. Perfettamente inserito nel tessuto sociale del Camposampierese, il giovane si muoveva come un insospettabile, ma non aveva fatto i conti con una famiglia che si è presa a cuore la vita del proprio figlio e ha voluto fare di tutto per salvarlo dal tunnel della droga.
L'attività d'indagine è scattata quando i due genitori di Camposampiero si sono recati in caserma riferendo che da tempo il figlio ventiquattrenne acquistava droga dal nordafricano. Ai carabinieri hanno poi fornito elementi importanti per arrivare all'identificazione del sospettato. L'altro giorno, dopo aver individuato la residenza del pusher, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione. Nell'immediatezza hanno rinvenuto un telefono cellulare all'interno del quale, nella galleria, erano presenti più fotogrammi raffiguranti un borsone che conteneva un importante quantitativo di marijuana.

AL SETACCIO
A quel punto i militari dell'Arma hanno capito che quel piccolo tesoretto di droga poteva trovarsi all'interno dell'abitazione e hanno passato al setaccio ogni angolo del domicilio del ventiseienne. La svolta è avvenuta quando hanno ispezionato un vecchio congelatore dismesso. All'interno, sapientemente occultato, è spuntato il borsone contenente 3,6 chili di marijuana.
Una volta rinvenuto lo stupefacente, il nordafricano è stato accompagnato in caserma e al termine delle formalità di rito, dichiarato in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. L'uomo è stato quindi associato alla Casa circondariale Due Palazzi a disposizione dell'autorità giudiziaria. La marijuana e gli effetti personali del ventiseienne marocchino sono stati invece posti sotto sequestro. L'attività dell'Arma è tutt'altro che chiusa. Gli inquirenti vogliono capire nel dettaglio quale giro di spaccio fosse riuscito a crearsi nel tempo il pusher.
L'arresto di Amine Dabbaj rappresenta un importante risultato nell'ambito dell'incessante lavoro di prevenzione all'uso di droghe che i militari del Comando provinciale stanno mettendo in atto da parecchio tempo.
Ultimo aggiornamento: 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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