PADOVA - Velate allusioni, come discriminazioni nell'avanzamento di carriera. E la tendenza, ancora fortemente radicata nel mondo accademico, ad abusare dell'autorità di alcuni ruoli per esercitare varie forme di seduzione che generano situazioni di forte disagio per le donne che vivono l'insufficienza dei diritti riconosciuti alle donne, già poco tutelate da tipologie di contratto strutturalmente precarie.
Sono pennellate decise, che poco lasciano all'immaginazione, le parole usate dalla dottoressa Alberta Basaglia nel descrivere i 120 casi di difficoltà vissuti al Bo in questi anni. Parole inserite al centro delle tre pagine di relazione finale con cui chiudere la sua esperienza nel ruolo di Consigliera di fiducia del rettore, ricoperto senza alcuna interruzione dal 2004 (quando era stato istituito, ndr) allo scorso dicembre. Un ruolo di supporto nella gestione di rapporti personali. «Sono state presentate numerose segnalazioni in merito a discriminazioni nell'avanzamento di carriera scrive la consigliera - per lo più per il mancato riconoscimento del lavoro svolto, sia in ambito amministrativo che di ricerca, calunnie, prevaricazioni verbali e molestie»...
Ultimo aggiornamento: 12:25
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