Oltre 5.700 disabili assistiti dalla Ulss 6 e arrivano sei milioni di euro del Pnrr

Lunedì 13 Marzo 2023 di Elisa Fais
Maria Chiara Corti, direttore servizi socio-sanitari Ulss 6

PADOVA - Ognuno di loro ha un volto, una storia di vita, differenti esigenze e speranze per il futuro. Sono oltre 4.360 i padovani diversamente abili o non autosufficienti ai quali l’Ulss 6 Euganea tende la mano attraverso diverse forme di sostegno e supporto alla domiciliarità, semiresidenzialità (centri diurni) e residenzialità. A questo dato si aggiungono poi 1.425 alunni con disabilità che ricevono assistenza a scuola per il potenziamento delle loro autonomie, attraverso educatori o operatori socio-sanitari che si affiancano e si aggiungono agli insegnanti di sostegno.
Numeri e classificazioni faticano a rappresentare i loro profili, ma danno l’idea del complesso mondo che abbraccia minori, assistiti e famiglie. E ora, grazie a circa 6 milioni di euro messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è in corso la progettazione di nuove forme di inclusione sociale/abitativa per persone con disabilità. Il progetto rientra nella Missione 5 “Inclusione e coesione”.
«Abbiamo in parte affiancato i Comuni nell’espletamento di questa prima parte progettuale legata ai fondi Pnrr - dichiara la dottoressa Maria Chiara Corti, direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Ulss 6 -. Rientrano la de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità, l’inclusione abitativa e iniziative di co-housing in appartamenti con una importante offerta di domotica dove viene anche creata un’opportunità di lavoro.

I progetti saranno dedicati a persone che potenzialmente possono essere valorizzate al di fuori del proprio nucleo familiare di origine».


L’OFFERTA
A Padova e provincia l’offerta assistenziale rivolta ai disabili è garantita da numerose strutture socio-sanitarie e sociali, che offrono sia servizi diurni che residenziali. L’Ulss 6 Euganea, al fine di dare uniformità di accesso e di erogazione dei servizi all’interno dei territorio, ha adottato un Regolamento Unico Aziendale. 
Il documento definisce i criteri di regolazione del flusso delle domande ammesse alla residenzialità e semiresidenzialità, le modalità di accesso alla rete assistenziale, i criteri per la gestione delle graduatorie, i criteri e le modalità per l’attribuzione delle impegnative di residenzialità, le modalità ed i tempi di alimentazione del flusso informativo regionale.


IL PANORAMA
«Se possibile noi diamo il diritto a ciascun assistito di scegliere il proprio luogo di residenza, dove e con chi vivere - prosegue la dottoressa Corti - favorendo al massimo l’integrazione con la società e offrendo anche servizi a livello diurno o in strutture residenziali. Poi è fondamentale anche l’inclusione scolastica. Per i bambini e ragazzi che mostrano difficoltà o disabilità particolari vengono individuate delle figure di supporto specializzate, messe a disposizione dall’Ulss attraverso finanziamenti dei Comuni. Si tratta di operatori o educatori che lavorano in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, attivati a loro volta dalla scuola».
L’Euganea, poi, con fondi sanitari e sociali dei Comuni garantisce Servizi di Integrazione Lavorativa. In provincia di Padova 1.085 persone contano su borse lavoro, tirocini lavorativi e quant’altro. E poi ci sono i progetti di vita indipendente, che si basano su un fondo regionale: l’obiettivo è dare un’opportunità in più a persone con disabilità che vivono ancora nella famiglia di origine. «La cosiddetta autonomia abitativa, seppur temporanea e in ambiente protetto, avviene all’interno di appartamenti messi a disposizione soprattutto dagli enti gestori del terzo settore - precisa il direttore Corti -. Per dare un’idea, noi attualmente raggiungiamo più di 120 persone con progetti di vita indipendente di questo tipo».
Infine nel padovano ci sono 731 persone destinatarie delle Impegnative di cura domiciliare (Icd). «Sono contenuti economici indirizzati a persone con disabilità fisica, psichica o con Sclerosi laterale amiotrofica - conclude -. Utili, ad esempio, per avere una persona che assista a domicilio o per servizi che ne favoriscono indipendenza e autonomia».
Una delle richieste da parte dell’Europa, ora, è di riordinare il mondo della disabilità: anche all’Ulss 6 si stanno compiendo i primi importanti passi per semplificare i processi e rendere la vita più semplice a tutti. Ciò in un settore in continua evoluzione e governato da leggi e norme in aggiornamento. Tra le novità, nel 2024 l’inclusione a scuola andrà a carico dell’Inps.
 

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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