Freddy rivela: «Isabella uccisa in un campo, non all'interno della mia villa»

Domenica 25 Ottobre 2020 di Marco Aldighieri
Freddy Sorgato a quattro anni e mezzzo dall'omicidio fa una rivelazione in vista del Ricorso in Cassazione
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PADOVA - C’è un nuovo colpo di scena nel delitto di Isabella Noventa. Freddy Sorgato, nella sua memoria difensiva per il ricorso in Cassazione del prossimo 18 novembre, cambia il luogo dell’omicidio: non più la sua villa di via Sabbioni 11 a Noventa, ma un terreno agricolo in mezzo alla campagna. Il suo legale, Gian Luigi Pieraccini del foro di Ferrara, ha nominato un consulente tecnico per dimostrare ai giudici della Suprema corte come in quella abitazione non siano mai stati usati detergenti e solventi per cancellare le tracce di sangue della segretaria di Albignasego, uccisa tra il 15 e il 16 gennaio del 2016. Freddy e la sorella Debora, in primo e secondo grado sono stati condannati a trent’anni di carcere, mentre la tabaccaia veneziana Manuela Cacco, figura chiave dell’inchiesta per incastrare i due fratelli Sorgato, a sedici anni e dieci mesi. 
LA DIFESA
Giusto un mese dopo il delitto, il 16 febbraio del 2016, gli uomini della Squadra mobile hanno stretto le manette ai polsi dei fratelli Sorgato e della Cacco. Da quel momento la villa di Freddy (ora finita di nuovo all’asta) è stata passata al setaccio prima dai poliziotti della Scientifica e poi in due distinte fasi da Luciana Caenazzo, biologa dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Padova. E in quella casa non sono mai state trovate tracce biologiche di Isabella. Motivo, per gli inquirenti, Freddy e Debora, la donna delle pulizie, hanno eliminato ogni possibile residuo organico riconducibile alla vittima. Non è stata riscontrata alcuna goccia di sangue. «Hanno pulito talmente bene - ha ricordato Paolo Noventa fratello di Isabella - che una piastrella era perfino consumata». Ma è qui, in questa porzione delle indagini sul delitto Noventa, che si insinua la difesa di Freddy. Il suo avvocato ha nominato un consulente tecnico per dimostrare come nella villa non siano mai stati utilizzati detergenti e solventi per togliere le tracce di Dna di Isabella. Per il legale gli inquirenti avrebbero dovuto approfondire di più, utilizzando una tecnica della moderna scienza forense capace di rilevare se in un luogo sono stati usati prodotti chimici per debellare la presenza di tracce di sangue. Insomma, Isabella non sarebbe stata uccisa nella villa di via Sabbioni.
LA TESI
Freddy, il giorno dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Mariella Fino, ha dichiarato di avere ucciso Isabella durante un gioco erotico e di avere gettato il corpo nelle acque del fiume Brenta. Da allora, era il febbraio del 2016, non ha più parlato nonostante i due processi in primo e secondo grado. Adesso, a tre settimane dalla Cassazione, nella sua memoria difensiva mette nero su bianco come la segretaria di Albignasego sia stata ammazzata in un campo e lì il suo corpo sia stato sepolto. Una tesi questa che sarebbe suffragata da un testimone, un agente di una polizia locale. Ma perchè solo ora Freddy cambia la sua versione dei fatti? «Più volte mi ha confidato di avere paura» ha dichiarato il suo avvocato Pieraccini. E il testimone? Anche in questo caso per il legale le indagini non sono state approfondite, perchè l’uomo sarebbe stato sì ascoltato dagli inquirenti, ma la sua versione dei fatti non è stata ritenuta credibile. Un racconto, ancora per la difesa, che scagionerebbe del tutto Freddy dal reato di omicidio. «È una tesi ridicola - ha dichiarato Paolo Noventa - perchè se sa dov’è il corpo di mia sorella che lo comunichi alla Procura. E di questo fantomatico testimone io non ne ho mai sentito parlare e non ne ho trovato traccia negli atti delle indagini. In molti negli anni si sono recati in Questura o hanno scritto lettere per dire dove era stato occultato il cadavere, ma nessuno era credibile. Di una cosa però sono certo - ha concluso - Freddy non ha materialmente ucciso Isabella, la mano che l’ha colpita è quella di Debora». 
 

Ultimo aggiornamento: 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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