Debora rompe il silenzio: «Cosa ​accadde davvero la sera del delitto»

Venerdì 27 Gennaio 2017 di Marco Aldighieri
Isabella Noventa e Debora Sorgato
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PADOVA - Debora Sorgato, in carcere dal 16 febbraio dell'anno scorso per l'omicidio di Isabella Noventa, ha rotto il silenzio. Esattamente due giorni dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore Giorgio Falcone, per lei, il fratello Freddy e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco, Debora ha spedito una lettera in questura alla Squadra mobile. Due pagine scritte in stampatello su fogli a righe, in un italiano a tratti illeggibile. Uno scritto per sottolineare la sua innocenza, perché ...Quella sera del 15 gennaio dell'anno scorso mentre Isabella veniva uccisa, io stavo dormendo a casa mia.... «All'una e trenta, quando mi sono svegliata e mi sono ricordata di avere lasciato il telefono cellulare e la borsa all'interno della Golf.... E così Debora si è rivestista, è tornata a piedi attraverso i campi nella villa di Freddy e qui ha visto le luci accese. ...Mio fratello è uscito e mi ha chiesto di seguirlo in auto perché doveva accompagnare Cacco in centro a Padova, ma poi doveva subito andare via e io dovevo dare un passaggio di ritorno a Manuela...»...
 
 

Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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