PADOVA - Debora Sorgato, in carcere dal 16 febbraio dell'anno scorso per l'omicidio di Isabella Noventa, ha rotto il silenzio. Esattamente due giorni dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore Giorgio Falcone, per lei, il fratello Freddy e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco, Debora ha spedito una lettera in questura alla Squadra mobile. Due pagine scritte in stampatello su fogli a righe, in un italiano a tratti illeggibile. Uno scritto per sottolineare la sua innocenza, perché ...Quella sera del 15 gennaio dell'anno scorso mentre Isabella veniva uccisa, io stavo dormendo a casa mia.... «All'una e trenta, quando mi sono svegliata e mi sono ricordata di avere lasciato il telefono cellulare e la borsa all'interno della Golf.... E così Debora si è rivestista, è tornata a piedi attraverso i campi nella villa di Freddy e qui ha visto le luci accese. ...Mio fratello è uscito e mi ha chiesto di seguirlo in auto perché doveva accompagnare Cacco in centro a Padova, ma poi doveva subito andare via e io dovevo dare un passaggio di ritorno a Manuela...»...
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".