Il delitto di Isabella Noventa: Debora e Freddy Sorgato trasferiti nel carcere di Bollate

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Marco Aldighieri
Freddy Sorgato è in carcere per l'omicidio di Isabella Noventa

PADOVA - I fratelli Debora e Freddy Sorgato, dietro alle sbarre di una cella per avere ucciso la segretaria dl Albignasego Isabella Noventa la sera tra il 15 e 16 gennaio del 2016, hanno cambiato carcere.

Entrambi sono stati trasferiti alla casa di reclusione di Bollate a Milano. Intanto Paolo Noventa, fratello di Isabella, affiancato dal legale Stefania Lazzaro sta ancora attendendo dal Tribunale civile la dichiarazione di morte presunta della sorella. 


LA RICHIESTA
Entrambi i fratelli Sorgato hanno chiesto e ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di poter essere trasferiti nel carcere modello di Bollate. Debora era reclusa nel penitenziario femminile di Montorio Veronese e dal 27 di ottobre dell’anno scorso si trova a Milano. 
Il trasferimento di Freddy invece ha solo 48 ore: l’autotrasportatore di Noventa Padovana è entrato nella sua nuova cella di Bollate lunedì 28 febbraio. E così i fratelli Sorgato, seppur separati nelle rispettive sezioni femminile e maschile, dopo sei anni dal loro arresto, avvenuto tra il 15 e il 16 febbraio del 2016, sono di nuovo insieme. 
Freddy, ora dal penitenziario milanese, insieme al suo avvocato Gian Luigi Pieraccini del foro di Ferrara, sta lavorando sull’ipotesi di una revisione del processo. Prima di Natale la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva respinto il sui ricorso. Intanto, anche da Bollate, sta proseguendo i suoi studi per conseguire la laurea in “Progettazione e gestione del turismo culturale”, ma soprattutto ha già ottenuto una riduzione della pena di alcuni giorni grazie al così detto “sovraffollamento delle carceri”. 
Freddy lo scorso tre febbraio ha incassato la sua prima vittoria in sei anni di processi. I giudici del Tribunale collegiale, presieduti da Mariella Fino, lo hanno assolto per non avere commesso il fatto. Era stato accusato di detenzione illegale di armi e il pubblico ministero Giorgio Falcone, lo stesso inquirente del delitto della segretaria di Albignasego, aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi. 
La sorella Debora era già uscita di scena patteggiando per lo stesso reato un anno. Ed è risultata lei alla fine l’unica proprietaria di quelle due pistole semiautomatiche. 


LA VILLA
La villetta di via Sabbioni a Noventa Padovana che fu di proprietà di Freddy Sorgato, dove nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 è stata uccisa Isabella Noventa, ad ottobre dell’anno scorso è stata venduta. A portare a termine la trattativa è stato Paolo, il fratello della vittima, che l’ha ceduta a una donna ungherese di cui al momento non si conosce l’identità. Restano top secret anche il prezzo di vendita e tutti i dettagli che hanno portato alla fumata bianca. 


MORTE PRESUNTA
Nel frattempo Paolo Noventa ha chiesto al Tribunale civile di ottenere la dichiarazione di morte presunta della sorella. Nonostante infatti ci siano tre sentenze di condanna dei fratelli Sorgato colpevoli di avere ucciso e fatto sparire il corpo di Isabella, per lo Stato la segretaria di Albignasego è ancora una persona scomparsa. Come previsto dalla legge la domanda di morte presunta deve essere pubblicata in almeno un paio di giornali (uno a tiratura locale e l’altro nazionale) e nella Gazzetta ufficiale. Inoltre chiunque avesse notizie della scomparsa deve farle pervenire al Tribunale civile. Al termine di questo iter, della durata di sessanta giorni, è possibile ottenere la dichiarazione di morte presunta. 
Paolo Noventa lo scorso gennaio aveva dichiarato: «Attraverso il mio avvocato, ho presentato domanda al giudice per dichiararne la morte e in pochi mesi sarà prodotto l’atto di avvenuto decesso. Devo sistemare anche alcune vicende burocratiche, come chiudere il conto corrente bancario di mia madre e serve la firma degli eredi. Per cui mia sorella deve essere dichiarata morta». 
Non è così invece per il Tribunale penale. Isabella Noventa era finita a processo per la vicenda legata ai falsi studi dentistici. In più di una occasione i dibattimenti erano stati rinviati fino a quando, con la sentenza della Cassazione, la posizione della segretaria di Albignasego è stata cancellata perchè dichiarata morta. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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