PADOVA - Era riuscito a ottenere un posto da dirigente ingannando l'azienda. Un 52enne di Treviso ha raggirato la Maschio Gaspardo di Campodarsego, spedendo un curriculum falso. È così riuscito a farsi assumere, ma quando i vertici dell'impresa si sono accorti della truffa hanno risolto il rapporto di lavoro per l'inidoneità di A. F. a svolgere la sua mansione e lo hanno denunciato.
Il trevigiano in Appello è stato condannato a tre anni e sei mesi, ma ha voluto ricorrere in Cassazione che ha dichiarato inammissibile il suo ricorso. Il trevigiano per ottenere un ruolo dirigenziale nell'ambito della società Maschio Gaspardo, con conseguente attribuzione di un ottimo stipendio, ha commesso una serie di artifici e di raggiri. L'azienda, una volta scoperto il dirigente infedele, ha provveduto al risolvere dopo pochi mesi il rapporto di lavoro, perchè è stata determinante l'inidoneità da parte del 52enne a svolgere l'incarico che, come è emerso in sede processuale, gli è stato attribuito sulla base di false informazioni sui titoli e i precedenti professionali.
Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 18:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il trevigiano in Appello è stato condannato a tre anni e sei mesi, ma ha voluto ricorrere in Cassazione che ha dichiarato inammissibile il suo ricorso. Il trevigiano per ottenere un ruolo dirigenziale nell'ambito della società Maschio Gaspardo, con conseguente attribuzione di un ottimo stipendio, ha commesso una serie di artifici e di raggiri. L'azienda, una volta scoperto il dirigente infedele, ha provveduto al risolvere dopo pochi mesi il rapporto di lavoro, perchè è stata determinante l'inidoneità da parte del 52enne a svolgere l'incarico che, come è emerso in sede processuale, gli è stato attribuito sulla base di false informazioni sui titoli e i precedenti professionali.
Insomma, non aveva le necessarie qualifiche per ricoprire un ruolo da dirigente. A. F. non ha voluto arrendersi e ha presentato ricorso in Cassazione. Ma i giudici della suprema corte hanno dato ragione alla Maschio Gaspardo.
