Nuova tecnica micro-invasiva per rimuovere una massa di tre centimetri dal cuore

Mercoledì 1 Agosto 2018
Nuova tecnica micro-invasiva per rimuovere una massa di tre centimetri dal cuore
PADOVA - Una nuova tecnica chirurgica micro-invasiva, che ha evitato un intervento a cuore aperto, è stata eseguita a Padova dall'equipe del prof. Gino Gerosa per asportare una massa di 3 centimetri al cuore scoperta in una paziente che, già operata, sarebbe stata a grave rischio con un tradizionale operazione cardiochrurgica. Secondo l'Azienda Ospedaliera di Padova si tratta di una soluzione mai attuata prima d'ora. La massa, nella parte sinistra del cuore, era stata scoperta grazie ad un ecocardiogramma che aveva diagnosticato la presenza di un'anomalia intraventricolare. La signora era già stata sottoposta recentemente ad intervento a cuore aperto. La nuova procedura, per la quale - precisa l'ospedale padovano - è stata chiesta e ottenuta l'autorizzazione dal Ministero della Salute, è stata eseguita a cuore battente, senza l'ausilio del bypass cardiopolmonare totale, senza aprire il cuore e con il minor numero di incisioni possibili. L'intervento è riuscito e la paziente, una 70enne, ha avuto un rapido recupero.

Il team cardiochirurgico diretto da Gino Gerosa, del Centro Gallucci, dopo aver studiato attentamente il caso, ha scelto la tecnica più idonea e micro-invasiva per l'asportazione della massa evitando l'intervento tradizionale a cuore aperto. L'operazione è stata diretta dallo stesso Gerosa, direttore della Cardiochirurgia padovana, coadiuvato da un team multidisciplinare, che ha visto, tra gli altri, l'intervento dei cardiochirurghi Vincenzo Tarzia, Augusto D'Onofrio, Lorenzo Bagozzi, e lanestesista ed esperto di ecocardiografia transesofagea tridimensionale Demetrio Pittarello. I medici hanno iniziato da una minitoracotomia sinistra di soli 4 cm. e, riuscendo ad inserire il catetere attraverso l'apice del cuore, al cui interno è stata fatta passare una cannula di aspirazione collegata ad una pompa centrifuga e ad un filtro che ha permesso l'aspirazione ad alto flusso del materiale estraneo, inviato agli anatomo-patologi. Il sangue aspirato dalla punta del cuore durante l'operazione è stato filtrato e re-immesso nel circolo arterioso, attraverso un'altra cannula posta all'altezza dell'arteria femorale mentre l'Ecmo hanno garantito la stabilizzazione della paziente.

Le immagini dell'interno del cuore durante l'operazione, arrivavano direttamente ai chirurghi dall'ecocardiografia transesofagea in formato tridimensionale e hanno permesso la visione completa, ingrandita e magnificata del cuore, durante tutto l'intervento.
La delicata operazione è durata circa 3 ore; il dispositivo utilizzato in questo caso specifico è un by-pass extracorporeo artero-arterioso: sistema AngioVAC. Il sistema AngioVAC, indicato fino ad oggi solo per l'asportazione di masse intracardiache di destra e nel trombo-embolismo venoso sistemico e polmonare, era stato utilizzato dal Centro cardiochirugico padovano in 11 casi, maturando un'esperienza fin dal 2016. «Per la prima volta al mondo ora - precisa l'Azienda ospedaliera di Padova - questo sistema è stato utilizzato anche per l'asportazione di masse ventricolari sinistre, sempre a cuore battente per via transapicale».
Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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