Cappella degli Scrovegni, Van Gogh e Macchiaioli: partenza con il botto

Martedì 27 Aprile 2021 di Nicoletta Cozza
Van Gogh

PADOVA - La ripartenza è stata con il botto. Con i visitatori che puntualmente sono tornati nei luoghi della cultura. Così è stato fin da inizio mattinata alla Cappella degli Scrovegni, a Palazzo Zabarella, dove è in corso la rassegna dedicata ai Macchiaioli, e al Centro San Gaetano che ospita la mostra Van Gogh. I colori della vita, alla quale da ieri si è aggiunta una seconda rassegna sempre legata al Genio olandese, ma che ha per protagonisti pittori contemporanei.
La tanto attesa ripresa, dunque, ha visto il pubblico non solo presentarsi nelle sedi espositive tra cui il Museo del Precinema, ma soprattutto prendere d'assalto i rispettivi call center per prenotare nei prossimi giorni. Ed essendo il lunedì il giorno di riposo per maggior parte dei siti museali, è da oggi che torneranno fruibili pure gli altri, cioè Museo Eremitani e Zuckermann, Palazzo della Ragione, Loggia e Odeo Cornaro, Oratorio di San Michele e la Casa del Petrarca ad Arquà, mentre il Museo del Risorgimento nello Stabilimento Pedrocchi riaprirà il 4 maggio.
GLI SCROVEGNI

Cento le richieste arrivate per gli Scrovegni e al momento della riapertura davanti alla Cappella c'erano già numerosi visitatori in attesa, provenienti da tutta Italia: alcuni avevo prenotato, altri sono entrati last minute. Un gruppetto ha avuto la possibilità di effettuare la visita guidata con l'assessore Andrea Colasio. «In totale sono entrate cento persone - ha osservato quest'ultimo - ed è un successo, se si tiene conto che in questo momento il massimo della capienza è di 120. Nei prossimi giorni avremo il tutto esaurito, stando alle prenotazioni, segno di un ritorno alla normalità. Intanto ho fatto da Cicerone a visitatori giunti da Asti, Parma, Verona, ma anche dalla Calabria e dagli Stati Uniti. Tutti abbiamo bisogno di ossigeno culturale per l'anima. Stiamo finalmente vedendo la luce oltre il tunnel, dopo un anno di agonia». «Sono felice - ha aggiunto Sergio Giordani - ma nel contempo anche molto preoccupato, per le scene che ho visto nell'ultimo fine settimana. Bene ha fatto Draghi a riaprire, e pure Padova deve ricominciare a vivere, ma tutti dobbiamo prestare massima attenzione. Perchè se torniamo indietro siamo morti».
I MACCHIAIOLI

L'entusiasmo si è sentito anche a Palazzo Zabarella. «Già in mattinata - spiega Federico Bano, organizzatore della mostra sui Macchiaioli - fuori c'era diversa gente. Tantissimi ospiti, invece, stanno prenotando e quindi contiamo di avere diverse migliaia di ospiti da qui alla fine della rassegna che è stata prorogata sino al 30 giugno. Già per questo fine settimana dovremmo registrare il tutto esaurito, ovviamente in base ai numeri ridotti imposti dalle restrizioni. Terremo aperto anche il lunedì, dalle 10 alle 18 come il martedì e il mercoledì, venerdì e domenica dalle 10 alle 19, mentre il sabato si potrà entrare dalle 10 alle 20».
VAN GOGH

Al San Gaetano, mentre i visitatori al piano superiore tornavano a vedere la straordinaria mostra dedicata al Maestro olandese, nell'agorà si teneva la vernice collaterale intitolata Attorno a Van Gogh. Otto pittori e i colori della vita e che ha per protagonisti artisti contemporanei già affermati: al taglio del nastro, oltre al curatore Marco Goldin, sono intervenuti anche Giordani e Colasio. Lo storico dell'arte, dopo aver annunciato che non ci saranno proroghe per Van Gogh, in quanto la maggior parte dei dipinti che proviene dal Kröller Museum a luglio sarà esposta in una grande rassegna che si terrà in Giappone, ha aggiunto che a Padova è previsto un ampliamento di orario, fissato però di settimana in settimana. «Finora abbiamo avuto 32 mila visitatori, dei 400mila preventivati - ha ricordato - e ora purtroppo ci rimane poco tempo. L'interesse per Van Gogh resta sempre altissimo perchè già oggi la gente è arrivata e a breve ci sarà di nuovo il tutto esaurito. Questa settimana, intanto, gli orari di apertura saranno i seguenti: fino a mercoledì dalle 10 alle 13, e dalle 14 alle 20; giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 21; sabato dalle 10 alle 21, e domenica dalle 10 alle 2». Poi il curatore si è soffermato sui protagonisti della seconda esposizione, i quali in base a un argomento da lui stesso assegnato, hanno lavorato ispirandosi ad alcuni temi cari al Genio Olandese per realizzare le suggestive opere che si possono ammirare nell'agorà. Gli autori sono Laura Barbarini, Franco Dugo, Attilio Forgioli, Matteo Massagrande (l'unico padovano), Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Laura Villani e Piero Zuccaro. «Sono stati capaci di uscire dal giogo dell'imitazione, anzi non ne hanno mai provato la necessità, presi piuttosto dal restituire quel fiato di vento che hanno sentito scendere dalle montagne del destino - ha osservato Goldin - O vibrare in mezzo ai campi di grano, magari sotto un cielo stellato. Hanno sentito che si può fare ancora pittura come dichiarazione d'esistenza e d'amore, perchè essa è un racconto straordinario che ci mette a contatto con l'emozione della vita».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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