Padova. Stadio Appiani, pezzo di cemento su un'auto. Il Comune accusa l'impresa: «Prescrizioni di sicurezza non rispettate»

La ditta: «Non eravamo ancora arrivati in via Marghera dove era prevista la chiusura della strada secondo il Piano delle demolizioni»

Giovedì 30 Marzo 2023 di Mauro Giacon
Padova, l'amministrazione accusa l'impresa

PADOVA - Madre e figlia non hanno trascorso nemmeno una notte in ospedale. Sono tornate a casa e questo è quello che conta. Ma se l'auto è stata centrata in via Marghera da un masso di 30 chili staccatosi dalla tribuna in demolizione dell'Appiani significa che qualcosa è andato storto. Ci sta lavorando lo Spisal per accertare che le condizioni di sicurezza fossero rispettati. Ci lavorerà probabilmente la Procura quando acquisirà gli atti dagli enti coinvolti. L'amministrazione comunale ieri ha ribadito la sua estraneità alle circostanze che hanno portato a questo incidente, addossando le colpe alla Brenta Lavori. Che dal canto suo ribadisce alcuni concetti: «Quello che è successo è stata una fatalità. Abbiamo proceduto allo stesso modo lungo tutta via 58. Fanteria per una settimana e non è accaduto nulla. Non eravamo ancora arrivati in via Marghera dove era prevista la chiusura della strada secondo il Piano delle demolizioni. Mentre non lo era su via 58. Fanteria. L'avremmo fatta in questi giorni come abbiamo proceduto ieri quando con due movieri abbiamo interrotto la percorrenza di via Marghera nei momenti più delicati dell'abbattimento, lavorando come previsto. Per quanto riguarda l'incidente noi eravamo a distanza adeguata dalla strada e alzare una parete ancora più alta non sarebbe servito a molto».

Quali erano gli accordi tra Comune e impresa?

Se via 58. Fanteria e via Marghera dovessero essere chiuse durante i lavori è scritto nel Pos, il Piano operativo della sicurezza non allegato però ai documenti di gara pubblicati su Padovanet. Non si parla del piano nè nella relazione che illustra il progetto esecutivo e neanche nel Duvri, documento unico di valutazione dei rischi interferenti (e una strada lo è). Probabilmente dal momento che il Pos per legge va allegato al progetto si troverà in un'altra sezione. Secondo il Codice degli Appalti, il piano lo redige il Comune come stazione appaltante.

Dunque lì dentro chi di dovere capirà se sono state tenute in considerazione tutte le specifiche del rischio della demolizione oppure se l'appaltatore ha disatteso le regole.

Per quanto è dato sapere le due strade sarebbero dovute rimanere aperte. Solo, nel caso di via Marghera, con alcune limitazioni locali nel momento in cui si facevano le demolizioni. Sarà un bel discutere tra periti di assicurazioni e avvocati se la campata da cui è esploso il pezzo di calcestruzzo si trovi nell'una o nell'altra delle due strade.

Accusa e polemiche

«È accaduto che non sono state rispettate le prescrizioni di sicurezza che avevamo dato ovvero la chiusura della strada nel punto in cui la gradinata era più esposta - dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi - Le modalità di intervento prevedevano che arrivati a quel punto era necessario chiudere la viabilità di via Marghera con un'apposita deviazione. Questo non è stato fatto ed è stata una sottovalutazione molto grave da parte dell'impresa, che ha provocato l'incidente. Siamo dunque intervenuti per far ripristinare le prescrizioni stabilite. Infatti i lavori ieri mattina sono ripresi con la massima attenzione. Ora la parte superiore, la più rischiosa, è stata conclusa. Adesso le autorità competenti accerteranno l'errore compiuto dalla ditta. Erano già state predisposte sia le transenne che una viabilità alternativa. Le indicazioni si dovevano solo attuare».

È intervenuto anche l'ex candidato sindaco Francesco Peghin: «E dopo il disastro dell'appalto della curva dell'Euganeo e del collegato Palasport un altro accadimento surreale. Se non si fosse rischiata una tragedia, verrebbe da dire che sembra di essere su "Scherzi a parte". Purtroppo però l'incapacità di gestione dei cantieri di questa amministrazione da "Scherzi a parte" è ormai sotto gli occhi di tutti». 

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Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 16:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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