Padova. Il mondo agricolo perde 321 aziende in un solo anno: costi troppo alti

A soffrire di più sono soprattutto le piccole realtà, che hanno a disposizione meno strumenti per fronteggiare le difficoltà

Martedì 7 Febbraio 2023 di Silvia Quaranta
Padova, calo delle imprese agricole

PADOVA - Sono 321 le aziende agricole scomparse, nella provincia di Padova, tra il 2021 e il 2022. Pesano gli effetti del cambiamento climatico, ma anche i rincari energetici e la mancanza di un ricambio generazionale fra chi lavora nel settore. È quanto emerge dall'ultimo report sull'andamento del settore agroalimentare curato da Veneto Agricoltura.

Le perdite

I numeri, come già detto, sono in calo: oggi le imprese regolarmente iscritte al registro della Camera di Commercio di Padova sono 11.080 (-2,9% rispetto al 2021). A soffrire di più sono soprattutto le piccole realtà, che hanno a disposizione meno strumenti per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, della concorrenza dei mercati esteri e degli shock internazionali quali la pandemia, la guerra in Ucraina e i rincari delle materie prime. A mettere ulteriormente in difficoltà il settore agricolo si aggiunge poi la mancanza di un sano ricambio generazionale: spesso i figli hanno ambizioni diverse da quelle dei genitori e così, spesso, quando gli imprenditori vanno in pensione dismettono l'attività.

I primati

Parallelamente, i giovani che invece avrebbero voglia e volontà di aprire una nuova attività incontrano costi di partenza altissimi, che tendenzialmente li scoraggiano. Per quanto riguarda le varie colture, la provincia di Padova torna al primo posto a livello veneto relativamente alla superficie vocata a mais (30.900 ettari, +1,4%). Tuttavia, il caldo anomalo e la siccità registrati nell'estate dello scorso anno hanno bruciato interi appezzamenti, con perdite delle rese fino ad un -50%. Il territorio padovano è al primo posto pure in termini di coltivazione di orzo (5.500 ettari, +26,3%) e dell'asparago (690 ettari, +4,4%). Secondo posto, invece, per la coltura di soia, frumento tenero, radicchio, patata, zucchina e cipolla. La superficie coltivata a olio, soprattutto nell'area dei Colli Euganei, si attesta a 440 ettari, -2,4%.

In leggero calo la produzione di latte (-0,4%); diminuisce quella della carne bovina (-3,5%) e della carne avicola (-20%). In quest'ultimo caso, va ricordato che nel secondo semestre del 2021 il Veneto è stato interessato da dei focolai di influenza aviaria, cui sono seguiti, per legge, degli abbattimenti di migliaia di capi.

Incrementa, infine, la produzione delle uve (+7,4%).

L'analisi

«I dati di Veneto Agricoltura - sottolinea il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato - mostrano un quadro in chiaroscuro. L'innalzamento dei prezzi delle materie prime agricole e dei costi energetici hanno frenato il settore. Oltre a queste criticità, rimane irrisolto il grande tema dei cambiamenti climatici, che non consentono agli agricoltori di redigere una programmazione agronomica certa. Nell'attuale contesto gli imprenditori agricoli vengono equiparati ad un pronto soccorso: sono tenuti, ad esempio, a far fronte agli eventi atmosferici avversi, sempre più frequenti». In primo luogo, osserva Trivellato, occorre quindi «perseguire la logica dell'autonomia energetica, anche affrancandoci dalle ormai vecchie fonti fossili. Siamo inoltre chiamati a rinnovare i mezzi tecnici per centrare l'obiettivo di un maggior efficientamento produttivo e logistico». Tutti punti, questi, che stanno alla base del raggiungimento di un equo reddito a favore delle imprese agricole. Spesso lungo la filiera dalla terra alla tavola vi sono delle speculazioni difficili da intercettare, e che finiscono per ridurre il guadagno degli agricoltori ai minimi termini (di contro, aumenta il costo finale del prodotto). Trivellato invoca quindi «interventi a sostegno delle filiere più in difficoltà, come quelle del mais, dell'ortofrutta e la zootecnia. Il prossimo Psr, Programma di sviluppo rurale, peraltro, dovrà prevedere delle misure finalizzate all'ammodernamento di tutte le nostre aziende agricole». 

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