Crisanti, stipendio tagliato dall'ospedale di Padova: «Ora non fa più il medico». Finora incassava 200.000 euro lordi annui

Venerdì 28 Ottobre 2022 di Angela Pederiva
Crisanti, stipendio tagliato dall'ospedale di Padova
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PADOVA - Premessa: è tutto consentito dalla legge. Ciò detto, diventa un caso la scelta di Andrea Crisanti di optare per lo stipendio da scienziato anziché per quello da senatore. Ieri infatti l'Azienda ospedaliera di Padova ha annunciato che non verserà all'Università la sua quota di emolumento per il microbiologo, che dunque pare destinato a non incassare più tutti i 200.000 euro lordi annui incamerati finora dai due enti, importo nettamente superiore ai 120.000 previsti da Palazzo Madama.

Crisanti e lo stipendio da medico


Del resto Crisanti, spiegando la decisione di mantenere la paga veneta, l'aveva detto al Corriere: «Mi conviene, è un compenso più alto e poi è una questione di contributi previdenziali, di continuità nel versamento».

Come anticipato, la normativa glielo permette: in base al Testo unico sul pubblico impiego, «i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale (...) sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato» e «possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare (...), del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima». Datore di lavoro del 68enne è formalmente l'Università di Padova, che per quanto riguarda i medici in servizio nei reparti è convenzionata con l'Azienda ospedaliera, per cui l'una finanzia l'attività accademica e l'altra sostiene l'impegno assistenziale.

Sospeso lo stipendio. Quanto guadagna il prof all'anno?


La busta paga viene emessa dal Bo: 203.098,71 euro lordi annui (16.924,89 mensili), di cui 124.007,71 (10.333,98) arrivano dall'Università e i restanti 79.091 (6.590,89) dall'Azienda. Con una determina firmata il 14 ottobre, il direttore generale Giuseppe Dal Ben ha tuttavia disposto la sospensione del rapporto di lavoro convenzionale. Pertanto è stato comunicato che «non verrà erogato alcun pagamento a fronte della mancata attività dirigenziale e assistenziale» a Crisanti, nella veste di direttore dell'unità operativa complessa di Microbiologia e virologia. «È chiaro che gli importanti impegni del Professore presso il Senato non possono prescindere da un'aspettativa dal lavoro precedente», si legge nella nota. E dunque, «venendo meno l'impegno medico e professionale a favore dell'Azienda Ospedale Università di Padova, erogato si ripete tramite convenzione universitaria, si preclude di conseguenza ogni impegno economico da parte della stessa Azienda». Eloquente la chiosa finale sui soldi che saranno destinati al sostituto di Crisanti: «Risorse che non solo la legge, ma anche l'opportunità e l'etica, vogliono impiegate nel retribuire coloro che garantiscono una effettiva attività per erogare servizi ai pazienti dell'ospedale padovano».


Crisanti, la didattica e la ricerca


Al Mattino di Padova, il senatore del Partito Democratico ha dichiarato che intende continuare a fare didattica e ricerca: «Pensavano di liberarsi di me, si sbagliavano». Il regolamento dell'Università prevede che i docenti a tempo pieno debbano svolgere un minimo di 120 ore all'anno di lezioni frontali, tanto che sono tuttora in calendario i corsi di Crisanti in laboratorio e in aula sia nel primo che nel secondo semestre. Il docente ordinario (richiamato come professore di chiara fama dalla Gran Bretagna, il che gli ha fruttato per legge un abbattimento fiscale del 70% per cinque anni) perderà però la carica triennale di direttore del dipartimento di Medicina molecolare.


Quanto prende Crisanti come parlamentare?


In compenso il dem potrà mantenere gli altri emolumenti contemplati dall'incarico parlamentare, i cui importi sono pubblici. Pur rinunciando all'indennità lorda annua di 124.623,72 euro (10.385,31 al mese), Crisanti otterrà 42.000 euro (3.500) di diaria, 19.800 (1.650) di rimborso forfettario delle spese generali e fino a 50.160 (4.180, da rendicontare per metà) di rimborso spese per l'esercizio del mandato. Fermo restando il contributo mensile dovuto al Pd (1.500 al nazionale e 1.000 al regionale), in aggiunta ai 30.000 euro versati all'accettazione della candidatura, lo scienziato-senatore avrebbe dunque potuto percepire 310.000 euro lordi all'anno, dai quali invece adesso saranno detratti gli 80.000 in capo all'Azienda ospedaliera.

Il commento di Bassetti a Un giorno da pecora

«Molto opportunismo e poco buonsenso», tuona Aurelio Tommasetti, responsabile università della Lega. Sorride l'infettivologo Matteo Bassetti a Un giorno da pecora su Rai Radio 1: «Crisanti rinuncia allo stipendio da senatore per tenere quello da ricercatore? Allora andrò a lavorare anche io all'Università di Padova, non pensavo fosse così alto lo stipendio...».
 

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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