Crisanti: «Lockdown a Natale? Lo avevo detto. Le zone rosse funzionano, le gialle no. Da adesso non farò più previsioni»

Lunedì 14 Dicembre 2020
Il prof. Crisanti
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PADOVA - «Posso dirlo? Lo avevo previsto che un lockdown a Natale sarebbe servito». Parola di Andrea Crisanti. Il virologo dell'università di Padova lo ribadisce e per un attimo fa riferimento all'insolito motivo per cui questo weekend è finito sotto i riflettori, cioè l'imitazione che gli ha dedicato Maurizio Crozza, in cui in un'ambientazione a tinte fosche il "falso Crisanti" preconizzava anche più di una terza ondata di Covid-19, con il comico che chiudeva lo sketch sottolineando di fare attenzione perché l'esperto ci azzecca sempre.

«Da adesso - sorride - mi rifiuterò di fare previsioni. Prima di tutto perché non voglio portare sfortuna, e poi perché a questo punto posso solo sbagliare». Crisanti, però, torna subito serio e, rispetto all'ipotesi che il Governo starebbe vagliando, una stretta sulle misure anti-Covid per le Feste, con la possibilità che tutta Italia venga temporaneamente riportata in zona rossa: «Io penso che la zona rossa funzioni e lo abbiamo visto.

In Lombardia ha funzionato. Quello che non ha funzionato sono le zone gialle». Quindi che l'Italia arrivi al Natale e al Capodanno in giallo «è un problema».

Terza ondata

Guardando alle immagini delle folle immortalate in diverse città della Penisola, il direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell'università cittadina lo definisce un fenomeno per certi versi «comprensibile. La gente è stressata e c'è il problema che quando non vede risultati significativi finisce col dire: 'Qualsiasi cosa facciamo non cambia nulla. Tanto vale...'», osserva.

Cosa fare? Per Crisanti, «qui ci vuole un governo che tiri fuori l'autorità che gli è conferita. Guardiamo alla Germania: lì la Merkel non ha avuto esitazioni». La cancelliera tedesca ha annunciato il lockdown totale proprio sotto Feste. Del resto, lo stesso virologo già a metà novembre aveva prospettato come utile una scelta simile: «Piuttosto che riaprire per Natale, penso che la situazione sia tale da dover consigliare l'opposto: approfittare delle ferie di fine anno per chiudere tutto in quelle due settimane e cercare di fermare il contagio. Ma capisco che bisogna tener conto delle esigenze dell'economia», aveva osservato in un'intervista, con buona pace di Crozza. E la terza ondata di Covid? «È uno scenario purtroppo attendibile - ripete Crisanti - Diciamo che dopo averlo accennato come possibile, anche tanti altri esperti si sono espressi in questi termini».

Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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