PADOVA - Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l'uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. Il fascicolo è stato aperto all'inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l'ipotesi di diffamazione. A presentare l'esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo. Crisanti, direttore del'istituto di microbiologia dell'Universitaà di Padova, è un dipendente della sanità del Veneto.
Il servizio di Report
Le critiche ai test rapidi, giudicati «inattendibili» dal professor Andrea Crisanti, e il fuori onda del direttore generale Luciano Flor al giornalista Danilo Procaccianti, erano stati oggetto della trasmissione Rai Report nei giorni scorsi.
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L'indagine sui test rapidi
La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta per verificare se i test rapidi per il Covid siano affidabili, ovvero se siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse delle aziende farmaceutiche. L'ipotesi sulla quale si sta procedendo è di frode in pubbliche forniture.
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