Bitcoin bloccati, società sotto inchiesta per truffa: sequestri da Milano a Padova

Giovedì 2 Marzo 2023 di Marina Lucchin
Bitcoin bloccati, società sotto inchiesta per truffa: sequestri da Milano a Padova

PADOVA - Venerdì 17. Da secoli gli scaramantici vorrebbero poter saltare queste date "infauste". E probabilmente, col senno di poi, lo farebbero pure gli utenti del sito di investimenti in criptovalute "più longevo del mondo". The Rock Trading, società tutta italiana che si appoggiava a Banca Sella, fondata dal padovano Davide Barbieri - noto coni il nickname "Paci Barbarossa" - assieme al genovese Andrea Medri nel 2007, proprio venerdì 17 febbraio ha fatto tremare i polsi a un numero imprecisato di investitori, annunciando di aver interrotto l'operatività a causa di "difficoltà nella gestione della liquidità".
Situazione che è diventata ancor più allarmante ieri quando la guardia di finanza di Milano ha eseguito perquisizioni a tutto spiano per le ipotesi di reato di truffa e appropriazione indebita, per cui risulta indagato al momento solamente Medri.


L'INDAGINE
Su disposizione dei magistrati milanesi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, hanno eseguito decreti di perquisizione, sequestro e acquisizione di documentazione oltre che a Padova anche nelle sedi di Milano e Genova. Perquisite inoltre le abitazioni dei due fondatori.

In corso anche accertamenti finanziari finalizzati a verificare la gestione della liquidità da parte della società, nonché la destinazione delle somme raccolte.

Questo perché il 17 febbraio la società, senza fornire adeguate giustificazioni, ha interrotto l'operatività della piattaforma, impedendo di fatto ai clienti la possibilità di accedere ai propri asset digitali

Sono state attivate immediatamente mirate verifiche che - grazie anche all'ausilio della Squadra reati informatici della Procura di Milano - hanno fatto emergere, oltre al blocco dell'operatività, l'interruzione dei rapporti con l'istituto di credito nazionale che, fin dalla costituzione della società, aveva fornito alla piattaforma i rapporti di conto attraverso cui operare, nonché alcune violazioni attinenti alla corretta redazione del bilancio da parte della società. La Procura della Repubblica di Milano, guidata da Marcello Viola, procede per riscontrare la eventuale commissione di reati informatici e verificare la possibile configurazione di reati societari.


LA STORIA
La storia di Trt viene fatta risalire dagli stessi imprenditori nel 2007, con il nome di "The Rock Insurance Co.", quando il Metaverso ancora non esisteva, ma c'era il suo antenato: Second Life. Il primo bitcoin su Trt è stato scambiato nel giugno 2011, di contro non viene dato troppo risalto alla parentesi maltese della società. Ma ora tutto ciò non ha poi molta più importanza dato che la cronistoria si interrompe con le attività che cessano all'improvviso. Un primo allarme a dire il vero c'era stato già nel settembre 2021, quando la società OneDime, che fornisce servizi a Trt, ha subìto un attacco informatico che ha causato la sottrazione dal conto omnibus di Trt di 311,06 ethereum stimabili in cambio a quella data in 904mila euro. Furto denunciato il 10 settembre 2021 alla polizia postale del Veneto. A inizio gennaio, poi, c'è stata la risoluzione consensuale con Banca Sella, presso cui Trt aveva un conto operativo di appoggio. Nei giorni scorsi, infine, la doccia gelata. Sulla schermata della home del sito è comparso uno scarno flash: "Trt comunica che si è reso necessario interrompere l'operatività della propria piattaforma a partire dalla data odierna, in ragione di difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità. La società sta conducendo verifiche interne per individuare le cause del problema e valutando l'adozione di tutte le iniziative opportune o necessarie per tutelare la clientela e gli altri stakeholders. Ulteriori comunicazioni di aggiornamento sulle misure intraprese saranno fornite in tempi rapidi".


LA PAURA
Nel giro di poche ore, la società ha anche chiuso le comunicazioni sul gruppo Telegram degli utenti. Gli investitori però si sono già organizzati in un secondo gruppo Telegram con il titolo "tutela legale" che lascia intendere che allo studio ci siano pure class action: sarebbero 34mila. Tra loro c'è chi ricorda che il "diavolo si annida nei dettagli": il comunicato parla di «interruzione» e non di «interruzione momentanea». E questo fa gelare il sangue nelle vene alle migliaia di investitori italiani.

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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