Crac Trony, panico tra i lavoratori: la strada veneta al ricollocamento

Mercoledì 21 Marzo 2018 di Nicola Munaro
Crac Trony, panico tra i lavoratori: la strada veneta al ricollocamento
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PADOVA  - La promessa di portare a Roma le preoccupazioni dei lavoratori dei negozi Trony del Veneto, un centinaio (una cinquantina a Padova), con l'istituzione di un tavolo nazionale dedicato al caso della Dps, la società dichiarata fallita venerdì scorso dal tribunale di Milano e che ha trascinato nel baratro anche il marchio della rivendita elettronica. Ma anche la promessa di aprire un secondo tavolo, a livello di settore, sulla crisi dei negozi di vendita di elettrodomestici e di elettronica. L'asso però, l'assessore regionale all'occupazione Elena Donazzan, lo cala quando, ieri, all'incontro a Venezia, si fa garante a nome della Regione Veneto delle politiche di ricollocamento dei lavoratori che di colpo in bianco si sono trovato a bordo di una strada, dopo che tra venerdì e sabato scorso, da una mail aziendale, era partito l'ordine di non alzare le serrande sabato mattina «fino a nuova comunicazione del curatore fallimentare».

«E' stato un incontro molto positivo spiega Susanna Valentini, funzionaria Filcams Cgil Padova -, l'assessore si è anche informata sull'importanza di un negozio a differenza di una vendita on line, quella senza rapporto tra chi vende e chi compra. Quella però che ha messo in crisi l'intero settore di negozi come Trony. Ora aspettiamo che da Roma ci rispondano. Oltre a quello richiesto della Regione Veneto, è stato chiesto un tavolo dalla Cgil al Ministero dello Sviluppo economico: siamo pronti a giocarci la partita su tutti i campi. Se ci fossero imprenditori interessati, che si facciano avanti». Un'accelerazione improvvisa che è stata imposta dalla sentenza del tribunale..
 
 
Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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