Aldo, Ester e Loreta, gli angeli del focolare stroncati dal Covid

Domenica 15 Novembre 2020 di Michelangelo Cecchetto - Maria Elena Pattaro
Loretta Sabbini e Ester Bonello

PADOVA -  A Vescovana il Covid si è portato via una delle figure storiche del paese: Aldo Stella, 91 anni, imprenditore agricolo che in passato ha ricoperto diverse cariche pubbliche. Vicesindaco negli anni Settanta, è stato per trent'anni consigliere del consorzio di Bonifica euganeo nonché socio di lungo corso di Coldiretti. I suoi 91 anni li portava con disinvoltura, riuscendo a prendersi cura della moglie malata. Ultimamente però una patologia polmonare lo aveva reso particolarmente vulnerabile: «Sarebbe bastato un semplice raffreddore a comprometterne il quadro clinico» spiega amareggiato uno dei due figli. Purtroppo l'anziano è stato colpito da qualcosa di ben più aggressivo di un raffreddore. Ricoverato domenica scorsa a Schiavonia, si è aggravato nei giorni scorsi, fino al tragico epilogo di ieri mattina. Aldo lascia nel dolore la moglie e i due figli. «Era un uomo buono, lungimirante e signorile ricorda il parroco don Emanuele Gasparini una di quelle persone capaci di intessere relazioni costruttive».
CASALINGA

Ester Bonello, 88 anni, ha condotto invece una vita da casalinga, ma amava mantenersi attiva frequentando le coetanee e dedicandosi alle attività parrocchiali. Si è ammalata all'improvviso una decina di giorni fa: una laringite curata a casa e monitorata costantemente. Giovedì scorso però le sue condizioni si sono aggravate al punto da farne scattare il ricovero. Il tampone ha dato esito positivo e ieri mattina si è spenta, per polmonite da Covid. 
Rimasta vedova qualche anno fa, si era trasferita da Baone a Este e ora lascia nel dolore i tre figli Roberto, Michele e Paolo. Ma anche il gruppo dell'Azione Cattolica del Duomo, di cui faceva parte. «Era una persona tranquilla ma intellettualmente molto viva, tanto che partecipava a un corso di inglese organizzato tra amiche racconta Ida . Lei si applicava molto, ma era anche un modo per stare a contatto con gli altri». «Le piaceva molto la vita di gruppo» conferma il parroco don Franco Rimano. 
FINO ALLA FINE

Era un vero e proprio angelo del focolare Loreta Sabbini, legatissima alla sua casa intesa prima di tutto come famiglia, creata con l'amatissimo marito Mario Ceccato, con il quale ha avuto due figli: Andrea che con Ilenia le ha donato i nipoti Mattia e Sofia, ed il secondogenito Paolo che con Martina le ha dato i nipoti Giacomo ed Eva. Famiglia residente a San Martino di Lupari, che le è stata vicina fino all'ultimo istante, fino a venerdì scorso quando di sera i 70 anni della signora Loreta si sono interrotti. Da qualche tempo era malata di Parkinson, malattia che ha affrontato con grande determinazione come ricorda il figlio Paolo: «Aveva uno spirito sempre molto positivo, è stata una donna combattente, grande la sua forza, legatissima ai nipoti. Non è mai stata in struttura, è sempre rimasta nella sua casa che tanto amava, con noi. Era casalinga. Si dedicava alla sua famiglia ed ai tanti lavori che un'abitazione richiede, come fosse un lavoro. Venerdì 6 il tampone ha dato esito positivo al Covid». 
Moglie, mamma e nonna che ha lasciato il segno, che avrebbe potuto dare e fare ancora molto se una malattia aggravata dal Coronavirus non avesse segnato il destino. «Serenamente si addormentò nel Signore - il pensiero che accompagna l'epigrafe - dopo una vita dedicata interamente alla famiglia. Moglie e madre esemplare, lascia al marito ed ai figli un'eredità di fede ed amore». Martedì alle 10 saranno celebrate le esequie. La famiglia invita quanti lo desiderino, a destinare quanto per gli omaggi floreali, alla ricerca contro il Parkinson.
È morta, ieri, anche una donna di 85 anni di Piove di Sacco. Era ricoverata proprio nell'ospedale della sua città. 
Michelangelo Cecchetto
Maria Elena Pattaro 
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