Nuova ondata di contagi, 218 sanitari in isolamento e quasi 20mila positivi

IN VIA GIUSTINIANI I RICOVERATI SONO 116, DI QUESTI 4 SONO IN RIANIMAZIONE, MA SONO PROVATI DA ALTRE PATOLOGIE

Giovedì 7 Luglio 2022 di Roberta Merlin
Un reparto degli ospedali padovani: nuova ondata di contagi colpisce anche i sanitari

PADOVA - La brutta notizia è che la pandemia nel Padovano, così come in tutto il Veneto, continua a correre come un treno impazzito facendo salire a 15.973 il numero delle persone attualmente positive al Covid. Ieri in città si contavano infatti ben 2.233 positivi in più rispetto al giorno precedente. Quella buona, invece, è che la velocità della crescita sembra essere, in questi ultimi giorni, rallentata, passando dal 70% della scorsa settimana al 35% con 'solo' 4.100 contagi in più registrati in 7 giorni.
«La speranza è che questa decelerazione sia l'indicazione che il picco è stato raggiunto o è vicino - ha spiegato, ieri, il numero uno dell'Azienda ospedaliera Università di Padova, Giuseppe Dal Ben -.

Ma è ancora troppo presto per affermarlo, i contagi continuano infatti a crescere con Padova in vetta in Veneto per numero di infetti, seguita, subito dopo, da Treviso». I positivi in città però potrebbero essere il doppio, o forse addirittura il triplo. «Molti non effettuano il tampone, pur avendo i sintomi della malattia, per timore di non andare in vacanza aggiunge il dg questo agevola la diffusione di Omicron 5, una variante molto contagiosa e che mette a rischio, anche in questa ondata, le persone fragili, come gli anziani».

L'OSPEDALIZZAZIONE
I reparti, in questi giorni, sembrano reggere all'impennata di malati, anche se il crescente numero di Covid per caso, ossia positività riscontrate durante il ricovero o l'accesso al pronto soccorso per altre problematiche, sta mettendo alla prova, sul fronte dell'organizzazione, il personale sanitario, in certi casi decimato dalla nuova ondata di infezioni. Sono infatti saliti a 218 i sanitari contagiati, di questi 81 sono infermieri e 74 i medici.
A Padova i ricoverati sono invece 116; 104 si trovano in area medica, 5 in pediatria (due bambini sono infanti non vaccinati), 3 in sub-intensiva e 4 sono invece in intensiva. In condizioni critiche, in particolare, un 31enne e un 69 enne che hanno contratto il virus in modo pesante in quanto già provati da altre patologie. Del gruppo dei ricoverati, 81 hanno scoperto l'infezione nel corso di altri accertamenti, solo 35 sono invece risultati subito sintomatici.

IL CONFRONTO
La crescita dei contagi che non sembra più, come in passato, seguire la logica della stagionalità, preoccupa non poco. «Siamo ai livelli di febbraio - ha spiegato ieri Dal Ben -, il calo dei contagi iniziato in primavera ci aveva fatto ben sperare, ma purtroppo il virus non sembra rallentare col caldo. Per comprenderne la diffusione, basta osservare i dati relativi ad un anno fa dove a Padova, il 6 luglio, si registravano solo 612 casi, contro i 15.973 di oggi. Una crescita impressionante che, però, ci fa auspicare un trend differente, ossia un raggiungimento del picco e un settembre più tranquillo. Ma ovviamente non possiamo ancora sapere con certezza come si comporterà questo virus».

LO SCREENING
A fare intuire che l'emergenza in città è davvero tornata ai tempi più bui dell'inverno, le lunghe code presenti, anche ieri, davanti ai punti tampone, non solo dell'Ulss 6, ma anche delle farmacie. L'azienda ospedaliera, negli ultimi 7 giorni, ha infatti refertato 5.626 tamponi rilevando 352 nuove positività. Tra le età più contagiate gli over 65, il circa 36% dei tamponi, seguiti dalla fascia 45-65 anni (25,57%). In crescita anche i positivi che hanno tra gli 0 e i 14 anni e tra i 15 e i 29 anni, rispettivamente l'8% circa e il 12%. Il Covid sembra dunque tornare a viaggiare tra i giovani come conseguenza del crescere delle occasioni di socialità come feste e centri estivi dove non è obbligatorio l'uso della mascherina.
Non sono il caldo, anche l'ondata di contagi, sta mettendo in difficoltà il Suem. Negli ultimi sette giorni, dei 1.982 interventi di soccorso, ben 215 erano per sospetti Covid. Percorrendo le strade delle città e della provincia,  difficile  non notare le ambulanze con sanitari bardati con le tute protettive anti Covid, nonostante l'afa di questi giorni. Immagini che stonano con il clima vacanziero della ripartenza che ci aspettavamo di respirare dopo due anni e mezzo di restrizioni.

Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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