PADOVA - Una spiacevole sorpresa quella che si sono ritrovati ieri mattina gli universitari soliti pranzare alla mensa Pio X. Arrivati davanti all’ingresso di via Francesco Bonporti hanno trovato la porta chiusa, con l’avviso “Servizio mensa sospeso per tutta la giornata, pranzo e cena”.
IL MOTIVO
L’intero personale della cucina è infatti risultato positivo al Coronavirus e non è stato possibile trovare dei sostituti, poiché tutti i quattro cuochi che si alternano ai fornelli hanno registrato positività al tampone. La notizia del disservizio è stata totalmente inaspettata, alla direzione di Esu l’informazione è pervenuta solo ieri mattina, impossibile quindi trovare un’alternativa e pochissimo il tempo per avvisare gli studenti del disservizio e su quanto durerà. Fare previsioni è ancora difficile, ma di sicuro prima di riaprire bisognerà accertare che non ci siano altri casi di positività tra i lavoratori della mensa.
Da parte di Esu si è raccomandato agli operatori della mensa di fare il possibile per poter essere operativi già da oggi a pranzo. Non essendo la mensa direttamente gestita da Esu non è possibile trasferire i cuochi dalle altre mense, su cui comunque l’affluenza di utenti è importante. Nel tardo pomeriggio Zas, la società che gestisce la mensa, ha reso noto che farà il possibile per rispettare l’impegno assunto, quindi a meno che non vi siano nuovi problemi il servizio riprenderà oggi regolarmente.
La mensa Pio X è di grande importanza per il centro, essendo l’unica convenzionata con Esu è frequentata da tutti gli studenti del polo di Scienze umane, inoltre eroga il servizio pranzo anche a numerosi lavoratori.
GLI STUDENTI
Ai rappresentanti degli studenti il problema non è passato inosservato: «Esu deve essere consapevole del disagio che si crea sospendendo il servizio alla Pio X a circa 5mila studenti, che automaticamente non sanno dove mangiare - afferma Domenico Amico, senatore accademico con Udu - Venendo a mancare una mensa le code si allungano alla Piovego, e da attese di almeno 40 minuti i tempi diventano più lunghi. Un ulteriore disagio è generato dal fatto che la Pio X è l’unica mensa aperta a cena. Come Udu chiediamo ad Esu di attivare altri servizi di ristorazione in centro che siano aperti anche a cena perché un unico servizio serale in tutta Padova non basta».
Dalle alte sfere di Esu non si vogliono alimentare polemiche, le difficoltà nell’attivare nuovi servizi in centro sono note, l’impegno di Esu si è già concretizzato con l’apertura di una nuova mensa in zona Pontecorvo e con l’annuncio del progetto di riaprire la San Francesco.
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