PADOVA -Giro di vite in Veneto per i tamponi Covid 'non diagnostici', ovvero i test a pagamento nei Covid point delle Ulss richiesti soprattutto - ma non solo - dai non vaccinati per avere i green pass 'a tempo'».
La dichiarazione dell'Ulss Euganea
«Non facciamo più tamponi a pagamento per convogliare le forze (personale e risorse) su vaccini e tracciamenti che sono le nostre priorità» precisa l'Ulss Euganea di Padova oggi - 2 dicembre - e nei Covid point pubblici è infatti comparsa l'indicazione «Test riservato a chi ha sintomi». I tamponi potranno essere effettuati perciò solo dai pazienti sintomatici, o dai loro contatti, che ne hanno diritto gratuitamente. Le prenotazioni dei tamponi a pagamento proseguiranno fino a soddisfare solo le persone che si erano messe in lista fino al 28 novembre scorso.
Decisione analoga, con la chiusura di circa metà dei centri tampone ai test a pagamento, anche per l'Ulss Serenissima di Venezia e dell'Ulss Scaligera di Verona, che a sua volta riserverà l'accesso ai tamponi ai cittadini che ne hanno diritto gratuitamente, non a pagamento. Una modifica che recepisce le linee di azione indicate dalla Regione in questa nuova fase, con l'indicazione ai direttori sanitari di rivedere l'offerta di prestazioni, «rivedendo i piani aziendali di recupero delle liste d'attesa» e concentrando l'impiego del personale nelle attività di contrasto alla pandemia.