PADOVA - L'ondata dei contagi si abbatte anche sul Dipartimento di Salute della donna e del bambino dell'Azienda ospedale - università, che ora deve fare i conti con la carenza cronica di spazi e la crescente necessità di trovare stanze adeguate all'isolamento dei piccoli pazienti positivi al Covid.
A lanciare l'allarme è il professor Giorgio Perilongo. «Al momento (ieri ndr) tra i ricoverati in Pediatria registriamo otto casi positivi al tampone, ma specifico che non si tratta di ospedalizzazioni dovute alla malattia Covid - precisa il pediatra -. Sono bambini e ragazzini arrivati in ospedale per altre patologie, risultati anche contagiati dal virus. Al massimo qualcuno di loro presenta un'infezione alle alte vie respiratorie, con sintomi lievi come raffreddore, tosse e mal di gola. Nulla di grave, insomma. Oltre a questi otto bambini positivi, che ovviamente richiedono una particolare gestione, ce ne sono altri dieci considerati contatti stretti di casi Covid.
LA GESTIONE
Doppio lavoro da parte del personale medico e sanitario, dunque, da un lato per garantire la massima assistenza specialistica ai piccoli ricoverati e dall'altro per mantenere le buone pratiche di igiene e sicurezza, evitando di diffondere il virus nel resto del reparto. Come, ad esempio, il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale e la separazione dei cosiddetti percorsi di sporco e pulito.
Come un po' in tutti i reparti, anche in Pediatria in estate vengono tagliati letti per permettere al personale di andare in ferie. Quest'anno, in particolare, è in corso una profonda ristrutturazione al secondo piano di degenze. Un'intera area di ricovero è stata temporaneamente chiusa per lavori in corso. «E' l'unico piano che nel corso di questi decenni non era mai stato oggetto di un intervento di fondo - sottolinea il professor Perilongo -. Saranno cambiati i letti, gli arredi, gli infissi e così via. Il progetto trasformerà il reparto di degenza in un luogo ancora più accogliente e a misura di bambino».
LA RIFLESSIONE
Tra l'aumento delle positività, gli isolamenti, il piano ferie e il cantiere aperto, la Pediatria quest'estate soffre. Così sono stati persi 22 posti letto. «Nonostante tutto teniamo i denti stretti e continuiamo a fare il meglio per i nostri bambini - prosegue il professor Perilongo -. Non ci rimane che guardare avanti e puntare dritto alla realizzazione della nuova Pediatria. Solo così daremo una risposta definitiva alla carenza di spazi nell'attuale palazzina».
L'EVOLUZIONE
I bambini non vengono risparmiati dai contagi, ma il professor Perilongo rasserena i genitori. «C'è un aumento di casi Covid in tutte le fasce d'età, compresa la pediatrica - spiega - però non vediamo complicanze del virus. Assomiglia più a un'influenza. I posti letto di terapia intensiva pediatrica e neonatale sono al completo, ma non certo per colpa del Covid. In estate Padova diventa ancor più punto di riferimento per i casi ad alta complessità, perché si tende a trasferire qui i pazienti».
Nella settimana che va dal 29 giugno al 6 luglio su 589 accessi al Pronto soccorso pediatrico, 214 sono stati per sospetto Covid. Tra questi, 59 minori sono risultati effettivamente positivi.