Corteo dei "No Pass" per l'ottavo sabato di fila, le reazioni dei passanti: «Basta, sono pericolosi»

Domenica 12 Settembre 2021 di Silvia Moranduzzo
Il corteo sabato scorso a Padova
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PADOVA - «È un messaggio pericoloso per la salute pubblica». «Se tutti i sabati nel mio comune fosse così, sarebbe pesante». «Ma che si vaccinino e basta». È questo il tono delle reazioni di tante persone che ieri pomeriggio a Padova guardavano sfilare l'ottavo corteo No pass senza darsi una spiegazione. Un corteo che ha visto partecipare poco più di un migliaio di persone e che ha bloccato il centro storico.

GLI UNIVERSITARI
Gli studenti "No pass" e il gruppo S.o.s. Libertà cominciano a radunarsi sotto a Palazzo Bo dalle 16. «Come Studenti contro il green pass dell'Università di Padova noi continuiamo a rivendicare il diritto allo studio - dicono - Il diritto ad accedere nei luoghi universitari come le biblioteche, il diritto a frequentare le lezioni e i laboratori in presenza, il diritto alla libera informazione e a esercitare la libertà di scelta senza alcun tipo di discriminazione».

LA POLITICA
Piazza Duomo comincia a riempirsi dalle 17. Da lì deve partire il corteo principale, passare per via Daniele Manin e recuperare sul Liston gli studenti. I manifestanti però partono dopo le 18. In testa al corteo si posizionaun piccolo gruppo di esponenti di Forza Nuova e gli organizzatori della manifestazione chiedono di spostarsi più indietro, per evitare che il pomeriggio prendesse una connotazione politica.
«Era da un pezzo che non venivo a Padova, non sapevo che ci fosse questo corteo sospira Giorgio, che aspetta con i suoi gemelli la moglie fuori dal negozio Caberlotto, in via Manin Ognuno è libero di manifestare il proprio pensiero, basta che lo faccia tranquillamente e senza creare situazioni spiacevoli».
In testa al corteo viene tenuto un lungo filo di spago con attaccati fogli recanti articoli raccolti non si sa dove perché mancava la fonte. «Non stare a guardare ste ca***te, vieni via» esclama una signora al marito. C'è chi si mette le mani nei capelli, chi fotografa o fa dei video. «Veniamo dalla provincia di Novara ed è la prima volta che vediamo una manifestazione contro il Green pass raccontano Elena e Daniele, due giovani fidanzati che si fermano sul Liston per far passare il corteo Non siamo assolutamente d'accordo con loro, anzi, mandano un messaggio che è pericoloso per la salute pubblica». Via Emanuele Filiberto è stata bloccata al traffico, così come corso Garibaldi. Bloccati i mezzi pubblici, il tram, le auto.- 
«Poveri padovani - scuote la testa Sandra, venuta in città a fare spese Per carità, il diritto di manifestare è garantito dalla Costituzione però se lo facessero dove abito io, a Carmignano di Brenta, tutti i sabati diventerebbe pesante. Comunque non hanno fermato il mio shopping».

IL PERCORSO
Il corteo svolta in piazza Insurrezione, percorre corso Garibaldi e termina in piazza Eremitani. Questa volta al grido di «Onore ai deceduti, nessuna correlazione». Un percorso diverso rispetto a quello delle sette volte precedenti, che comunque ha blocca il centro storico fino a sera. Mentre il corteo è fermo in corso Garibaldi un ragazzo che andava verso la stazione guarda i poliziotti, unisce le mani scuotendole su e giù e chiede: «Ma ancora? Ma non si può».
Oggi ci sarà la manifestazione regionale a Venezia e per il prossimo sabato i No pass padovani sono già pronti a tornare sulla strada. Sì, ancora.
 

Ultimo aggiornamento: 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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