Coronavirus, zone rosse: cosa si può fare e cosa non si può Domande e risposte

Lunedì 9 Marzo 2020
Coronavirus, zone rosse: cosa si può fare e cosa non si può Domande e risposte
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Coronavirus: cosa si può fare e cosa non si può? Una serie di domande e risposte per chiarire alcune situazioni o momenti che accompagnano la nostra vita al tempo del contagio.

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Così, in pratica, occorrerà comportarsi - generalmente con una buona dose di buonsenso che non guasta mai - se ci ritroveremo in ognuna di queste fattispecie.  Bisognerà fare attenzione a come orientarsi, ma soprattutto valutare attentamente se i nostri spostamenti siano veramente indispensabili o si possono evitare, magari approfittando del telelavoro invece di recarsi sul posto. Stessa cosa per le gite fuori porta. Meglio restare nei luoghi di residenza e approfittare di fare due passi a piedi.

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Coronavirus, divieti nelle zone rosse: domande e risposte

LAVORO FUORI PROVINCIA
​È consentita la trasferta fuori provincia ma è indispensabile l’autocertificazione (professionisti, imprenditori) e per i lavoratori dipendenti anche una dichiarazione del datore di lavoro.

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CONSEGNA DELLA MERCE
Il movimento delle merci è assicurato secondo le regole stabilite. I camion e i mezzi pesanti che trasportano questi generi possono viaggiare nei territori indicati dal decreto del governo.

MEZZI PUBBLICI
Nessun problema per i mezzi pubblici facendo attenzione a rispettare la distanza di un metro tra i passeggeri presenti. Nel caso di affollamento è fatto consiglio di attendere il bus o il mezzo successivo.

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IN BICICLETTA
Sì alle gite in bicicletta senza problemi. Vale la regola del “droplet”. È indispensabile mantenere la distanza di sicurezza tra i ciclisti facendo attenzione agli assembramenti tra corridori.

ALLENAMENTO SPORTIVI AMATORIALI
È consentito l’allenamento amatoriale all’aperto. Anche in questo caso però è indispensabile tener conto delle norme sulla distanza se si è in gruppo. Meglio il training da singoli.

TRANSITO IN ZONE ROSSE
Via libera al transito attraverso le “zone rosse” per raggiungere due località estranee al provvedimento - come da Rovigo a Belluno - solo per comprovate esigenze lavorative o gravi motivi certificati.

CENTRI COMMERCIALI
Nei centri commerciali nei fine settimana sono aperti sono i reparti “food” mentre vengono chiuse tutte le altre attività merceologiche. Rimangono aperti i negozi al dettaglio nelle nostre città.

GENITORI E FIGLI LONTANI
Nel caso di genitori con figli in altra provincia vale il principio della necessità. La visita ai familiari è consentita solo per gravità attestata al controllo. Da evitare la visita di piacere.

VACANZA PRENOTATA
Anche se si è prenotato una vacanza “fuori” dalla zona rossa in prossimo futuro è auspicabile rinunciarvi. In pratica occorre dire addio alle “settimane bianche”. Peraltro impianti (quasi) chiusi.

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CENE CON I COLLEGHI
È consentito il pranzo con i colleghi, mantenendo le distanze nei tavoli e tra commensali stabilite dal decreto. Niente cene vista la norma degli esercizi pubblici chiusi alle 18.

VISITE MEDICHE
Sono consentite le visite mediche solo per questioni di necessità e comprovati motivi di salute. Nei casi dove queste visite non sono ritenute indispensabili devono essere rinviate.

GITE FUORI PORTA
Addio alle gite fuori porta. Nulla è concesso allo svago con la classica “escursione” del fine settimana. Meglio rimanere nelle proprie località di residenza e fare una passeggiata.

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Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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