Paziente già guarito ora di nuovo malato. Il sindaco: «Solo uno su tremila, dato positivo»

Mercoledì 3 Giugno 2020 di Camilla Bovo
Il sindaco Giuliano Martini e Vo' al tempo del Covid

VO' - Il bollettino con l'aggiornamento di giornata emesso da Azienda Zero ha acceso nuovamente i riflettori sull'ex area rossa, dove si è registrato un secondo caso di positività al Covid-19. Il primo caso, che ormai si trascina da un mese, è noto. Si tratta di una signora anziana, formalmente residente a Vo' ma di fatto domiciliata da anni in una casa di riposo del Padovano, il cui sistema immunitario è purtroppo fortemente compromesso da una grave malattia. Proprio per questa ragione, nonostante sia passato diverso tempo dalla contrazione del virus, l'anziana risulta ancora positiva. Sul secondo caso, invece, al momento non sono ancora state diffuse informazioni. Quello che è dato sapere è che si tratterebbe di uno degli 84 cittadini risultati negativizzati: dopo aver contratto la malattia, cioè, erano stati dichiarati ufficialmente guariti a seguito del doppio tampone. Uno di loro, però, si sarebbe ripositivizzato. Il report di Azienda Zero, infatti, evidenzia come il numero di negativizzati sia sceso a 83, mentre il numero di attuali positivi risulti salito a 2.

«OPPORTUNAMENTE ISOLATO»
«Non ero ancora stato informato di questo secondo caso - è il commento a caldo del sindaco Giuliano Martini - ma trovo un dato confortante che su circa 3mila persone che abitano effettivamente a Vo' solo una risulti positiva. Soprattutto perché sicuramente questo cittadino è stato opportunamente isolato. È stato fatto un lavoro splendido e questo nuovo dato non cambia la situazione. Del resto, avendo aperto le frontiere, potevamo anche aspettarci che un simile fatto accadesse». Il primo cittadino esita un attimo, prima di togliersi un sassolino dalla scarpa. «Vede, a dire la verità c'è un aspetto che mi fa sorridere - aggiunge - la nostra popolazione è stata ampiamente controllata e ora si evidenzia questo nuovo caso positivo. Ma vorrei vedere se davvero quelle grandi città che assicurano di non avere casi positivi, o al massimo di averne uno, dicono il vero. Ci vorrebbero delle statistiche serie, dei dati approfonditi. Quanti possono dire di aver controllato tutta la popolazione come abbiamo fatto noi?».

LA RIPRESA
Il nuovo dato diffuso da Azienda Zero non lenisce la buona volontà di un paese che sta lentamente cominciando a rialzarsi dopo la difficilissima prova a cui è stato sottoposto. «Stiamo ricominciando a vivere, ma con calma -commenta Martini - in parte i cittadini devono ancora ritrovare la fiducia, così come la voglia di socialità, che forse si era un po' sopita dato il lungo periodo in cui si è stati costretti a rimanere a casa. Se non altro qui a Vo' abbiamo una grande fortuna: quella di avere tante aree all'aperto. Un aspetto che ci rende sereni sull'offerta del nostro territorio, perché in questo modo possiamo far fronte alla richiesta di spazi. Vo' è immersa nel verde. Non si può proprio dire che esista un problema di distanziamento sociale». Lentamente, dunque, il paese sta cercando di riappropriarsi della propria normalità. Del resto sono ormai passati più di cento giorni dal quel 21 febbraio, quando il Covid-19 ha smesso di essere solo una parola ed è diventato una realtà proprio a Vo', che si è trovato improvvisamente a piangere la prima vittima italiana, Adriano Trevisan. «Ci vorrà del tempo - conclude il sindaco - ma siamo fiduciosi.

Vo' ha saputo fare un grande lavoro e continuerà su questa strada». E infatti da quando sono stati riaperti bar, ristoranti e agriturismi, il paese è tornato lentamente a riempirsi di visitatori, soprattutto nei fine settimana. Una voglia di normalità solo parzialmente scalfita da un fondo di paura, che qualcuno fa ancora fatica a scacciare via. Le aziende del territorio hanno ripreso la produzione con grande tenacia e forza d'animo. Perché quelle il Covid-19 non è proprio riuscito a cancellarle.

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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