Torna il traffico in tutta la città: cinquemila auto in più in sette giorni

Mercoledì 8 Aprile 2020 di Gabriele Pipia
controlli Padova
PADOVA - Un ragazzo e una ragazza, in bicicletta uno accanto all'altra, entrambi senza mascherina. Alle undici del mattino, dribblando chi cammina in piazza delle Erbe, lei si rivolge a lui: «Ma se domenica andassimo a fare una gita in moto sui colli? Tanto non ci sarà nessuno». Ecco, la scena rappresenta un sentimento collettivo purtroppo sempre più diffuso. Dopo tre settimane chiusi in casa, sono molti quelli che non vedono l'ora di mettere il naso fuori. E c'è chi pensa di poterlo fare allegramente, in barba a decreti e divieti. Per evitare tutto ciò il prefetto ha predisposto un massiccio piano di controlli in vista di Pasqua e Pasquetta, ma intanto il fatto che ci sia più movimento per le strade di Padova è un dato oggettivo. A certificarlo sono i dati del settore Mobilità del Comune: se lunedì 30 marzo i 12 rilevatori installati ai vari accessi della città avevano registrato il passaggio di 14.309 veicoli, l'ultimo lunedì il dato è salito a 19.729. Oltre cinquemila mezzi in più. Un aumento notato anche a occhio nudo da diversi padovani. Bastava essere alle nove del mattino in zona Stanga per rendersene conto. 
IL CONFRONTO
I punti di monitoraggio, tenuti sempre accesi dal Comune, sono nelle vie Ippodromo, Plebiscito, Reni, Sacro Cuore, Due Palazzi, Po, Sorio, Armistizio, Navigazione Interna, Settima Strada, Del Bigolo e Leonati. Il sistema non rileva le targhe ma si limita attraverso i sensori a registrare i passaggi. Tutte le spire prendono in esame il traffico che accede alla città. L'aumento maggiore si registra in via della Navigazione Interna (zona industriale) dove si raddoppia: da 1.173 a 2.195. Un effetto della riapertura di diverse imprese, certo, ma la tabella del Comune dimostra che l'aumento è generalizzato in ogni punto: anche in via Sacro Cuore, per fare un altro esempio, i veicoli sono quasi 400 in più. 
Prendendo in esame lunedì 23 marzo notiamo che i veicoli complessivi erano stati 18.883, molti di più rispetto alla settimana successiva ma comunque mille in meno rispetto all'altro ieri. Numeri in ogni caso lontanissimi dagli standard abituali prima che scattassero i blocchi del governo: lunedì 3 febbraio, quando in Veneto l'emergenza Coronavirus non era ancora scoppiata, i veicoli complessivi registrati erano stati 77.325. 
PALAZZO MORONI
«Il confronto dei lunedi pre e post chiusura dei dati misurati degli ingressi in città - commenta Arturo Lorenzoni, vicesindaco con delega alla mobilità - mostrano che i padovani sono disciplinati e hanno rispettato il divieto ad uscire quando non strettamente necessario con una riduzione dei transiti dell'80% tra lunedì 3 febbraio e lunedì 30 marzo. Mi preoccupa un po' il dato di lunedì 6 aprile, che vede un incremento degli ingressi del 38% rispetto al lunedì precedente. Forse è legato all'apertura di alcune attività produttive, mi auguro non sia dovuto ad un percepito allentamento delle misure di sicurezza, che non c'è stato e non ci deve essere fino alle comunicazioni ufficiali delle autorità». 
LE PATTUGLIE
Un'analisi condivisa da Lorenzo Fontolan, comandante della Polizia locale, che ogni giorno mette in strada 50 agenti. «L'aumento di traffico è legato alla riapertura di diverse aziende visto che lo registriamo soprattutto negli orari di punta, noi continuiamo a fare un imponente lavoro di controllo con una decina di sanzioni al giorno. Ci concentriamo anche sui mercati e sui luoghi di assembramento legati ad attività di spaccio e bivacco, come in piazza de Gasperi e nella prima Arcella». Sabato sera i vigili urbani sono intervenuti anche al Borgomagno per la segnalazione di musica troppo alta sparata da una finestra di un palazzo. Per Pasqua e Pasquetta potenzieranno invece i controlli in strada. 
Gabriele Pipia 
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Ultimo aggiornamento: 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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