Se n'è uscita di casa bardata di tutto punto: maglia e pantaloni tecnici, da runner. Mentre stava facendo jogging lungo le vie interne di Albignasego, credendo di essere lontana da occhi indiscreti, è stata avvicinata da una pattuglia della polizia municipale che le ha chiesto conto della sua uscita. Lei, una donna del posto, ha risposto che durante la sua corsetta nei dintorni della sua abitazione, consentita secondo quanto previsto dall'ordinanza della Regione, un cane, probabilmente scappato da un giardino, aveva cominciato a rincorrerla.
Così, terrorizzata di essere aggredita, era fuggita. Una corsa a perdifiato, fino a spingersi addirittura a sei chilometri dalla sua abitazione, ben oltre i duecento metri consentiti. Ma dove, per l'appunto, è stata intercettata dagli agenti. Questi, naturalmente, non le hanno creduto e l'hanno sanzionata con una multa da 400 euro. Una scusa fotocopia accampata da un altro residente, sempre ad Albignasego. Anch'egli nei giorni scorsi si stava godendo la primavera, a piedi, a due chilometri dalla propria abitazione. Si è giustificato dichiarando che il suo cane era scappato. «Non potevo abbandonarlo», ha detto.
Francesco Cavallaro
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