«Raccolta fondi in aiuto di Vo'»: appello ai sindaci padovani per l'ex zona rossa

Domenica 28 Giugno 2020 di Maria Elena Pattaro, Cesare Arcolini
Giuliano Martini al tempo del focolaio, quando Vo' era isolata e deserta
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VO'/PONTE SAN NICOLO' - Una raccolta fondi per aiutare il Comune di Vo’ a pagare le spese straordinarie sostenute in quelle due settimane di isolamento totale dal resto del mondo. L’idea è stata lanciata dall’amministrazione di Ponte San Nicolò, che donerà mille euro al paese collinare ex zona rossa. Un gesto di solidarietà che il Comune apripista si augura venga imitato anche dagli altri cento amministratori della provincia di Padova, a cui è stata estesa l’iniziativa per poter tendere una mano a Vo’, diventato un caso di studio internazionale oltre che il paese più sicuro d’Italia. Ma pur sempre alle prese con gli strascichi economici del lockdown, che qui è durato due settimane in più: il cordone sanitario era scattato infatti il 23 febbraio, due giorni dopo la scoperta dei primi due casi di contagio e la prima vittima italiana. Oltre al danno economico legato alla chiusura delle attività, il paese collinare ex zona rossa ha dovuto sborsare somme ingenti per far funzionare la macchina organizzativa che ha arginato l’emergenza. Siamo sull’ordine delle decine di migliaia di euro: 50mila euro è una cifra arrotondata a ribasso secondo il sindaco Giuliano Martini. Le casse comunali hanno dovuto far fronte a necessità impreviste: l’occorrente per i dieci check point presidiati dall’esercito e dalle forze dell’ordine (bagni chimici, transenne, blocchi di cemento per sbarrare la strada), il gasolio per alimentare i gruppi elettrogeni, l’acqua e i viveri per il personale sanitario impegnato nelle tre campagne di tamponi. E ancora: i costi legati alla sanificazione dei locali, in particolare dell’atrio delle scuole finito sulle prime pagine di tutti i giornali e quelli legati alle tante ore di straordinarie fatte dai dipendenti comunali a cui non poteva essere garantito un avvicendamento dei turni perché nessuno poteva entrare o uscire dal paese.

«Abbiamo avuto un grande aiuto dai volontari della Croce Rossa, della protezione civile e del Gruppo Alpini ma ci sono state anche spese vive non indifferenti di cui ci stanno arrivando ora le fatture – spiega il sindaco Giuliano Martini –. Si dice che quando la coperta è troppo corta, da qualsiasi parte la si tiri si resta comunque scoperti. Ecco, noi abbiamo la coperta doppiamente corta: non solo siamo rimasti chiusi due settimane in più ma abbiamo dovuto affrontare tutte queste spese extra». Oltre al danno la beffa: una situazione assurda secondo Martino Schiavon, primo cittadino di Ponte San Nicolò. Per questo ha deciso di coinvolgere tutti i sindaci della provincia di Padova in una raccolta fondi che vada possibilmente a coprire tutte le spese sostenute. «Noi, come Ponte San Nicolò garantiamo mille euro di donazione. Ognuno sarà libero di mostrarsi sensibile a questa emergenza come meglio vorrà». «Faremo di tutto per non lasciare soli i nostri amici a cui dedichiamo il più grosso in bocca al lupo per quello che potrà avvenire in futuro» aggiunge Schiavon, che venerdì sera, accompagnato da una delegazione dell’associazione “Comunità Viva” ha cenato insieme ad alcuni assessori e consiglieri di Vo’, con l’obiettivo di contribuire a dare nuova linfa al mercato turistico locale e mostrare agli amministratori locali tutta la propria vicinanza dopo la grande paura.

«Questa iniziativa di solidarietà mi commuove – commenta il sindaco Martini – . Ci renderebbe più sereni perché ci permetterebbe di ammorbidire il carico fiscale sui nostri cittadini e di concentrarci sul rilancio». Di spese Vo’ dovrà affrontarne ancora soprattutto per sistemare le scuole in vista della ripresa di settembre e dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico.

Non c’è ancora una data ufficiale, ma secondo le indiscrezioni sembra si tratti del 14 settembre. Intanto la scuola ha già assaporato un momento di festa: venerdì pomeriggio nella bella cornice di Villa Contarini Giovanelli Venier c’è stato il saluto di fine anno scolastico agli alunni che hanno concluso un ciclo di istruzione, quindi quelli dell’ultimo anno di asilo, di quinta elementare e di terza media. Con tanto di consegna di diplomi, cappellini di laurea e lancio di palloncini bianchi, in segno di speranza. 

Ultimo aggiornamento: 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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