Controlli a tappeto della municipale su assembramenti e restrizioni, in campo anche unità cinofile e agenti in bici

Mercoledì 8 Aprile 2020
Polizia locale di Padova, controlli nei parchi e in altre zone della città: utilizzate anche unità cinofile e agenti in mountain bike
PADOVA - Per aumentare l'efficacia delle strategie di prevenzione finalizzate al contenimento della diffusione del virus Covid-19 la polizia locale ha predisposto un piano incisivo di presidio continuato di alcuni quartieri, rioni e vie in cui sono stati più volte segnalati episodi di assembramenti di persone non consentiti dai provvedimenti ministeriali, a volte con persone dedite ad attività illecite.

I LUOGHI NEL "MIRINO"
In particolare i passaggi delle pattuglie e i relativi controlli, informa una nota del municipio, avranno ad oggetto veicoli e persone, anche a piedi in centro storico e nella zona stazione, comprese le piazze De Gasperi, Salvemini e  Gasparotto, la cosiddetta "prima Arcella" e i rioni San Carlo, Arcella, Pontevigodarzere, SS. Trinità, San Bellino e Maroncelli/Pescarotto. Saranno impiegati agenti motociclisti, alcuni con veicoli "civetta", e anche agenti in sella a mountain-bike equipaggiate per il servizio di polizia. In ogni turno diurno saranno impiegate in via continuativa 6-7 pattuglie dedicate in maniera esclusiva ai controlli coronavirus coordinati da un adeguato contingente di ufficiali. Il servizio mirato rimarrà attivo e funzionale al permanere delle condizioni di pericolo sociale legate alla potenzialità di contaminazione del coronavirus e si protrarrà in ogni caso fino alla fine di aprile.

LE SCUSE PIU' DIVERSE
L'efficacia del servizio è stata testata il 7 aprile. Sono state sanzionate 24 persone in più punti della città: da via Ariosto dove un residente a Monselice cercava ricambi per auto, a corso Stati Uniti in cui un residente di Vigonovo andava a fare la spesa perché il  supermercato locale non vende i suoi prodotti preferiti, ad una cittadina rumena sorpresa a camminare a piedi in via Aspetti nonostante risieda a Pontevigodarzere, ad un ragazzo minorenne residente in città ma controllato molto lontano dall'abitazione di famiglia, e ancora in via Bajardi ove un signore di Strà dichiarava di andare a trovare la sorella e la nipote, per finire con un "camminatore" sul lungargine Buschetto che si diceva impegnato nella alla ricerca di un mazzo di chiavi perso nella mattinata dal padre. Nel pomeriggio dell’8 aprile una pattuglia in zona centro polifunzionale "San Carlo" ha notato più persone sedute sulle panchine. Il gruppetto  ha cercato di disperdersi ma gli agenti hanno  fermato un ragazzo africano, 19enne, che è stato denunciato per non essere stato in grado di esibire i documenti richiesti e sanzionato con 280 euro per non aver rispettato le prescrizioni ministeriali. Inoltre personale della squadra di tutela ambientale ha dato assistenza ad una operazione di pulizia straordinaria nel retro di piazza Salvemini, già controllata più volte, per eliminare un giaciglio di fortuna di alcune persone senza fissa dimora ed alcuni cumuli di rifiuti.

LA SPESA A CHILOMETRI DA CASA
Gli agenti in piazza De Gasperi ha sanzionate quattro persone che non avevano saputo giustificare la loro presenza nell'area. Nelle vicinanze l’unità cinofila ha rinvenuto due involucri contenti marijuana. Nel corso del fine settimana scorso sono anche state elevate 27 contravvenzioni per l'inosservanza delle disposizioni precauzionali. La maggior parte delle violazioni ha visto protagonisti cittadini che provenienti anche da fuori comune, giustificavano il proprio spostamento per esigenze legate alla necessità di fare la spesa, anche a chilometri di distanza dall’abitazione. «Ho raccomandato ai miei diretti collaboratori – dice il comandante Lorenzo Fontolan -, a partire dal vicecomandante, di essere costantemente a fianco delle pattuglie che con dedizione stanno dando un contributo significativo affinché tutti osservino le misure previste dai decreti ministeriali e dall'ordinanza regionale. Il problema dei possibili assembramenti ci impegna anche nelle aree di mercato più centrali». 
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