Spritz di gruppo in bicchiere con cannuccia, scatta la multa di 400 euro

Lunedì 11 Maggio 2020 di Gabriele Pipia
Gente in piazza dei Signori (da facebook InCivilis Padova)

PADOVA - I muretti, le panchine, i gradini. E poi, ovviamente, ogni portico e marciapiede. Il popolo della movida ha da sempre i propri luoghi dove sedersi con lo spritz in mano. Una tradizione che oggi, con l'emergenza ancora in corso, rischia di creare numerose situazioni a rischio. «In una giornata abbiamo controllato 1.271 persone. Quelle sanzionate per mancato rispetto del decreto sul Covid sono state 18. Devo dire che i padovani si stanno comportando complessivamente bene» spiega Renato Franceschelli. Il prefetto legge l'ultimo report inviato al Ministero e vede il bicchiere mezzo pieno, ma poi ricorda che il vero problema è proprio quello: il bicchiere. «I locali offrono il servizio da asporto ma ciò non significa che i clienti possono poi andare a bersi l'aperitivo come se niente fosse sui gradini della piazza insiste . Come ho già avuto modo di dire, non è che adesso sia iniziata la festa».

Mangiano la brioche fuori dalla pasticceria: clienti multati di 400 euro a testa, sanzione anche per il titolare

L'INTERVENTO
Il monito vale per i clienti ma anche per i gestori dei locali e Ieri sul tema è intervenuto il Comune con una nota molto dura. «Sabato sera, complici le condizioni meteo da inizio estate e la voglia di uscire per tanti dopo due mesi di isolamento - si legge - erano molti i padovani che hanno raggiunto bar e ristoranti delle piazze per acquistare bevande e generi alimentari, rigorosamente per asporto. Purtroppo uno dei baristi di piazza dei Signori non è stato alle regole, consegnando agli avventori spritz e bibite in bicchieri provvisti di cannuccia, pronti quindi ad essere consumati subito nei pressi del locale. La pattuglia della polizia locale intervenuta ha redatto un verbale descrittivo della situazione rilevata, informando il gestore dell'irregolarità della sua condotta».
Il bar in questione è il Cento x cento all'angolo con via Dante e il gestore è stato sanzionato di 400 euro. I vigili valutano anche altre misure accessorie. «Noi agiamo con la massima professionalità - è la replica del direttore del locale, Mauro Baldan - e abbiamo una persona fissa che lavora all'esterno proprio per evitare assembramenti. Sabato sera c'era una ventina di persone. Dieci erano miei clienti, gli altri arrivavano da altre parti. Noi ripetiamo sempre di muoversi e non fermarsi tutti assieme, ma ad alcuni entra in un orecchio ed esce dall'altro. Non possiamo uscire e prendere a calci la gente». L'invito delle istituzioni, però, è in ogni caso quello di evitare le cannucce

IL COMUNE
«La linea scelta è quella della responsabilizzazione collettiva e della fiducia nei padovani. E' anche evidente che le regole ci sono e vanno rispettate perché non vi è stato alcun liberi tutti, stiamo attraversando una delicatissima fase di passaggio» ripete da giorni il sindaco Giordani. Il comandante Lorenzo Fontolan è categorico: «La Fase Due deve essere accompagnata dal massimo senso di responsabilità di ognuno, cittadini e commercianti. L'episodio di sabato sera è al momento isolato, ma deve indurre ad una riflessione: le norme di prevenzione prevedono la vendita di generi solo con consegna a domicilio o per asporto, escludendo ogni forma di somministrazione e consumo sul posto e nelle sue adiacenze. Queste norme non servono solo a evitare assembramenti, ma anche a far sì che i clienti non siano portati a togliersi la mascherina di protezione, circostanza inevitabile all'atto del bere o del mangiare. Dobbiamo ricordare - prosegue Fontolan - che l'utilizzo della mascherina quando siamo in presenza di altre persone è la misura più determinante ed efficace per evitare il diffondersi del virus. La massima garanzia di sicurezza la otteniamo indossandola tutti».

PALAZZO SANTO STEFANO
Il prefetto Renato Franceschelli coordina l'attività delle forze dell'ordine dal suo ufficio di piazza Antenore. L'ultimo report inviato al Viminale è quello di sabato, relativo al giorno precedente, dove erano stati controllati anche 183 esercizi con zero sanzioni. Undici, invece, sono le persone denunciate per altri reati. Interessati i dati complessivi forniti dalla Regione: tra il 10 marzo e il 5 maggio in provincia sono state controllate 74.701 persone e ne sono state sanzionate per violazione delle norme anti-Covid 4.138. Sono 17 le denunce per falsa attestazione, 5 quelle per aver violato la quarantena e 253 per altri reati. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 21.022 con 70 titolari sanzionati e 5 provvedimenti di chiusura. «Ora ci sono molti più motivi per muoversi - ricorda il prefetto Franceschelli - e quindi è normale che i controlli si sposteranno di più sugli assembramenti».

(foto da facebook InCivilis Padova)
 

Ultimo aggiornamento: 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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